Domande e risposte per capire come trovo proprio il libro che mi serve
Intanto ti proponiamo alcuni casi reali o che potrebbero benissimo esserlo, per farti vedere come arrivare a una scelta. La domanda voglio imparare, come trovo un libro adatto a me? è importante e capire come rispondere ti può aiutare.
Nella seconda parte di questo articolo diamo inoltre alcuni consigli generali su come decifrare l’aspetto di un libro per vedere se è proprio quello che cercavi.
In ditta cercano un Data Scientist e vogliono pagarlo bene. Sento che mi manca poco per essere all’altezza e propormi. A chi mi rivolgo?
Questo caso non è di formazione da zero; piuttosto, di integrazione di un curriculum di studi ed esperienze già delineato, da arricchire con conoscenze relativamente ristrette e anche piuttosto specifiche. Esistono libri come Data Science con Python, ma in una situazione di formazione avanzata il titolo-contenitore potrebbe essere quello sbagliato, diretto a un pubblico più ampio, che parte da più indietro.
Come restringere il campo su un titolo più mirato? Beh, se la ditta cerca un Data Scientist, perché non lo cerchiamo anche noi? Ecco che come risultato, sul nostro sito compare un articolo dal titolo La Big Data Analytics trasforma le aziende e le carriere.
Ecco, aziende, carriere. Questo è il campo di interesse. Big Data Analytics: ecco che cosa cercavamo. Guarda caso corrisponde proprio a un libro ottimo per lo scopo.
I nostri libri di programmazione sono innumerevoli e può essere interessante scoprire anche quelli più difficili da individuare tramite una pista specifica, per esempio l’edizione del ventesimo anniversario di Pragmatic Programmer.
Tutti i segnali ci dicono che la nostra attività di famiglia avrebbe bisogno di una spinta online. Il problema è che siamo bravissimi sull’attività, mentre con i social invece…
In molti hanno questa esigenza, che tipicamente può essere soddisfatta correndo su un binario ideale fatto di due percorsi di approfondimento, sulla materia in generale (i social) e sulla necessità specifica (spingere un’attività).
Nel primo caso è probabile che un titolo-contenitore porti proprio l’informazione adeguata, di base con possibilità di approfondimento. I nomi dei social potrebbero essere la partenza di una ricerca. Per esempio, cercare Facebook sul nostro sito rivela Facebook per tutti, Facebook Marketing, Facebook Advertising e Facebook e Instagram; tutto o quasi quello che può servire. Nel caso di Instagram troviamo anche Instagram Marketing e Fotografare per Instagram, il prontuario ideale per partire su un social basato proprio sulla fotografia.
C’è anche un articolo, Instagram per parlare di vino. Funziona? Dipende, a suggerire una terza opzione, trasversale: muoverci per trovare qualcosa di più vicino all’attività in quanto tale. Se al posto di una cantina fosse un ristorante, quale potrebbe essere la preoccupazione principale? Magari la reputazione su TripAdvisor? Una ricerca di questo termine porta a scoprire Web marketing delle recensioni.
Oppure l’attività è di commercio, settore in cui praticamente chiunque deve confrontarsi con l’online e con due giganti come Amazon e Google, uno per la vendita e l’altro per la pubblicità. Titoli come Google AdWords e Google SEO, che emergono da una ricerca di Google, dicono che deve essere la strada giusta. Proviamo con Amazon: arriva puntuale Amazon SEO. Sappiamo da dove partire.
Un ennesimo consiglio utile è per chi lavora proprio tramite una piattaforma web specifica: Airbnb, per esempio? Il nome di una piattaforma di lavoro è probabilmente presente nel titolo di un libro che se ne occupa.
Un’occhiata alla totalità dei libri di marketing disponibili potrebbe suggerire percorsi ancora più originali e produttivi.
Chiamatemi prosumer, amatore evoluto, field expert: ho messo più di diecimila ore nel mio hobby preferito e mi chiedo se farne una professione. O comunque, come migliorare
Sembra proprio la descrizione di una grande passione per la fotografia: tanta attenzione ai materiali, tanta esperienza sul campo e la voglia di arrivare a distinguersi. Anche qui la domanda: come trovo un libro perfetto per fotografare meglio?
La risposta può essere vuoi approfondire la disciplina o un suo aspetto specifico? La disciplina è facile: è la fotografia. Una ricerca restituisce spunti come Fotografia – Storia – Arte – Tecnica, Fotografia analogica, Fotografia digitale le basi, fotografia digitale mese per mese e molto altro.
Dalla ricerca esce anche Fotografia di viaggio; il segnale che è possibile approfondire aspetti specifici del mestiere del fotografo. Si potrebbero allora cercare ritratto, paesaggio, composizione. O anche elementi tecnici: flash, per esempio, porta a galla Il flash invisibile, un testo piuttosto specializzato come spiega benissimo il suo titolo.
Visualizzare tutti i libri di fotografia disponibili evidenzia ancora più scelte. Difficile non trovarne una su misura.
Voglio emergere, ma non è facile. Tutti fanno già tutto, sembra impossibile riuscire a distinguersi. Come si fa?
Certo è un tempo dove predomina l’improvvisazione. Capita di confrontarsi con figure professionali che sembrano arrivate sul tema il giorno prima e, talvolta, è vero. Il modo di emergere è quello di prima, richiede solo più costanza e fatica: puntare all’eccellenza. Questo significa passare dal design.
Il design non è l’aspetto di qualcosa ma, diceva Steve Jobs, è come funziona, l’insieme di forma e funzione. Si applica a qualunque campo e porta benefici ovunque: tra improvvisare un lavoro e iniziarlo a partire dal design c’è una differenza enorme nei risultati.
Saper fare buon design costa tanto impegno ma porterà risultati ottimi, a patto di essere disposti a impegnarsi. Siccome il design è una disciplina universale, preferiamo indicare direttamente il complesso dei nostri libri dedicati al tema. Esperienza utente, contenuti, architettura dell’informazione, storytelling con i dati, design applicato al linguaggio, ovviamente il design del web (dove l’improvvisazione impera e fa disastri…) sono direzioni possibili e non le sole.
Trovare il libro giusto al primo sguardo: come decifrare titolo, sottotitolo, copertina, scheda di presentazione
Un buon libro è pieno di conoscenza e informazioni, ma non tutti fanno attenzione a quello che sta fuori: la copertina, il titolo, la scheda di presentazione. Parliamo dei titoli Apogeo qui, ma molte considerazioni potrebbero tranquillamente applicarsi anche altrove.
Anche l’esterno di un libro è da leggere e interpretare; spesso richiede pochissimo e ci dà risposte più chiare di quello che pensavamo.
Il titolo introduce l’argomento
Quando ho un problema specifico, cerco se esista un libro che lo contenga nel titolo. Se succede, sicuramente sarà una buona fonte di risposte. Qualche esempio: se voglio perfezionare le mie capacità di scegliere la giusta inquadratura quando fotografo, sicuramente Dentro l’inquadratura è un titolo da considerare, probabilmente più di Chroma (che invece dovrei guardare se cerco qualcosa su come maneggiare il colore). A volte il titolo allude al tipo di lettura proposta: Neuromarketing in pratica contiene certamente consigli concreti, oltre alla teoria. Come diventare uno scienziato è probabilmente rivolto a chi deve decidere ancora il proprio futuro, o sia molto curioso senza essere o voler diventare specialista.
Più spesso il titolo è un contenitore, per esempio Python, o Kotlin. In questo caso è utile visitare la scheda online del libro (l’equivalente di leggere la quarta di copertina in libreria e dare una sfogliata). Un numero più alto di pagine vuol dire certamente maggiore dettaglio. Può darsi che sia scaricabile l’indice del libro e, in questo caso, diventerà facilissimo individuare quello che serve, se c’è.
Il sottotitolo dettaglia la materia
Il sottotitolo chiarisce sempre molti dubbi. Di che cosa parlerà esattamente un Facebook e Instagram? Il sottotitolo Strategie per una pubblicità che funziona renderà chiara la sua utilità a chi voglia programmare pubblicità su questi social media. Nel guardare distrattamente le copertine dei libri viene spesso spontaneo trascurare il sottotitolo, che invece è una risorsa decisiva: spesso l’editore enfatizza un titolo che colpisce e aggiunge un sottotitolo che chiarisce.
L’illustrazione di copertina riassume il contenuto
Pensiamo a UX Design: un titolo specialistico, comprensibile solo a chi sia già del ramo. Il sottotitolo aiuta: Guida ai principî di base per progettare l’esperienza utente. Ma che cosa sarà l’esperienza utente? L’illustrazione di copertina viene in aiuto; attorno a un grande smartphone operano tecnici. Uno consulta un documento, forse un progetto, una mappa; un altro, con l’aiuto di righello e matita, traccia una griglia sullo schermo. Una terza operatrice traccia un circolo con un compasso. UX design ed esperienza utente devono dunque avere a che fare con quello che appare sullo schermo e che è stato progettato in funzione del nostro utilizzo.
Come definizione è certamente poco formale, ma cattura perfettamente l’argomento e i contenuti del libro. Anche se non sapevamo che cosa fosse l’UX Design, l’illustrazione di copertina lo spiega.
Se ti rimane qualche dubbio su come scegliere il libro migliore per risolvere un problema, scrivici. Sui social, per posta, come desideri.
L'autore
Corsi che potrebbero interessarti
Airbnb: scrivere l'annuncio e capire le normative
Language design: progettare con le parole
Facebook e Instagram: la pubblicità che funziona