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Apple vuole stroncare sul nascere le fughe di notizie

03 Febbraio 2005

Apple vuole stroncare sul nascere le fughe di notizie

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Il noto produttore informatico ha deciso di perseguire in giudizio il responsabile del sito ThinkSecret, che aveva rivelato l'esistenza del Mac Mini prima della sua presentazione ufficiale da parte di Steve Jobs a San Francisco

Il noto produttore informatico ha deciso di perseguire in giudizio il responsabile del sito ThinkSecret, che aveva rivelato l’esistenza del Mac Mini prima della sua presentazione ufficiale da parte di Steve Jobs a San Francisco

Così, da una denuncia contro ignoti, Apple Computer è passata a un’azione legale nei confronti di Nicholas Ciarelli, studente di 19 anni iscritto al primo anno presso la prestigiosa Università americana di Harvard. Lo studente, che sul Web utilizza lo pseudonimo di Nick dePlume ed è il responsabile del sito Web ThinkSecret, è stato citato in giudizio da Apple per avere rivelato al pubblico l’esistenza del Mac Mini, il 28 dicembre scorso, quasi due settimane prima dell’uscita ufficiale del prodotto.

Appena apparsa sul sito ThinkSecret.com, l’informazione è stata ripresa dalla totalità della stampa internazionale e il vociare suscitato dall’apparizione imminente di questo nuovo modello ha alimentato le conversazioni della comunità Macintosh, fino al grande raduno annuale di San Francisco. Ma si tratta quasi di un rituale ormai. Da anni, infatti, ogni “evento” Apple è preceduto da una serie infinita di voci incontrollate.

Da parte sua, Nicholas Ciarelli pensava che i suoi articoli fossero protetti dal primo emendamento della costituzione americana sulla libertà d’espressione, ma Apple la pensa diversamente.

Nel ricorso depositato presso il tribunale di Santa Clara, infatti, la società di Cupertino precisa che “la persona citata in giudizio (Nicholas Ciarelli) non poteva ignorare che il fatto di rivelare segreti di produzione di Apple costituiva una violazione della legge californiana. Inoltre, non poteva non immaginare che una simile azione avrebbe causato danni irreparabili ad Apple”.

Non è la prima volta che Apple Computer attacca gli internauti che rivelano delle informazioni sui suoi prodotti prima della loro uscita ufficiale.

In riferimento al caso di ThinkSecret, è stato osservato che è alquanto inverosimile – se solo si considerano i tempi necessari per la realizzazione di un nuovo computer – che le due settimane che hanno separato la messa online di un rumors su un prodotto dalla sua presentazione ufficiale, possano aver creato un danno considerevole alla società di Cupertino.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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