Ghiaccio in inverno, sole in estate: la banale osservazione del tempo che cambia diventa, per un bravo fotografo, l’opportunità di trovare spunti sempre nuovi. Un maestro come Tom Ang è capace di trarne un libro dedicato, a proposito del quale lo abbiamo intervistato. Ringraziamo Mario Savarese per la collaborazione straordinaria alla traduzione delle risposte e ricordiamo, sempre a firma Tom Ang, l’intervista in occasione di Fotografia digitale le basi e quella per Fotografia digitale i generi.
Che cosa stai sperimentando attualmente con la fotografia digitale, oltre le tecniche e le abitudini consolidate?
Tom Ang: Sto unendo un tipo di arte chiamata scrittura asemica alla fotografia. La scrittura asemica combina uno stile calligrafico libero per creare molteplici livelli nell’opera finale. Sono ancora all’inizio, ma ci sto lavorando da anni. Il progetto è nato quando mi sono accorto che le fotografie estremamente sovraesposte assumono una qualità così piena di luce che diventano immagini di luce, anziché immagini che utilizzano la luce. Ma questo è ancora un altro progetto.
Apogeonline: Una delle voci del sommario di Fotografia digitale mese per mese, per esempio, parla di albe e montagne da fotografare in dicembre. Come sono differenti per un fotografo le albe di dicembre e di giugno?
Innanzitutto bisogna ricordare che ogni alba è diversa a seconda della latitudine o di dove ci si trova. In Italia, a dicembre albeggia piuttosto tardi mentre a giugno il sole sorge molto presto. Dove abito io, in Nuova Zelanda, è l’opposto. La qualità dell’alba cambia molto in base al tasso di umidità e di polvere nell’aria. A dicembre, l’aria tende ad essere più pulita e fresca ed è meno umida, perciò la luce tende al blu. A giugno, invece, l’aria è più umida e contiene più polvere, quindi l’alba tende ad avere un colore rosso o aranciato. Ma forse la differenza più grande per i fotografi in Italia è che è molto più difficile alzarsi dal letto a dicembre che non a giugno!
Qual è il tuo mese dell’anno preferito per scattare?
Ho dodici mesi preferiti! Ogni mese è diverso, ogni mese è speciale. Ogni mese la luce, i colori e l’aria sono diversi. Se qualsiasi luce è adatta ad essere fotografata, allora ogni mese è un buon mese per la fotografia.
I libri sulla fografia digitale abbondano. Che cosa pensi di poter offrire con questa serie?
I miei libri per Dorling Kindersley, ripresi in Italia da Apogeo, uniscono una vastità di esperienza che pochissimi autori possono eguagliare. Lo dico senza modestia perché credo sia vero. Sono stato molto fortunato ad avere un ampio raggio di esperienza: non necessariamente un’esperienza approfodita, ma sicuramente un’esperienza variegata. Per questo i miei libri non sono come quelli scritti da principianti che fotografano da qualche anno e si dichiarano esperti del settore. Tutto quello che condivido si basa su anni di esperienza, dai miei tempi da principiante fino a quelli di professionista del più alto livello. Cerco di condividere esperienze che siano valide e abbiano una base solida. Inoltre, quello che conta per me è dare l’opportunità di scegliere, e non dare ordini. I miei studenti all’università si lamentavano spesso del fatto che rispondessi ai loro quesiti con due o più opzioni. Dovevano fare una scelta. Io credo di offrire ai lettori opzioni autorevoli. Ed è per questo che libri come Digital Photographer’s Handbook, How to Photograph Absolutely Everything e Digital Photography Masterclass continuano a vendere anno dopo anno.
C’è una domanda che avremmo dovuto porre e non abbiamo fatto? E che risposta ha?
Sono sorpreso che non mi abbiate chiesto qual è il modo più efficace di migliorare la propria fotografia. Risponderei che per farlo, il modo migliore è esaminare le grandi fotografie del passato lontano e vicino e cercare di capire perché sono grandi foto. Dovete osservare con sguardo critico e curioso, interrogando l’immagine. Non serve guardare un’immagine e dire wow! e poi passare alla prossima, cercando il prossimo wow!. Bisogna chiedersi perché un’immagine vi fa esclamare wow! e un’altra no. Siete voi, o è la fotografia? Fatelo per diecimila immagini e inizierete a capire!