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Fotografia digitale: le basi

29 Gennaio 2018

Fotografia digitale: le basi

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Qualunque corpo macchina abbiamo in mano, i fondamentali rimangono imprescindibili per diventare bravi.

La fotografia è una cosa serissima, ma impararla può essere facile e divertente, specie con un manuale colmo di immagini ed esempi pratici compilato da un maestro come Tom Ang. Lo abbiamo intervistato a proposito di Fotografia digitale: le basi e degli altri due titoli pubblicati da Apogeo, Fotografia digitale: i generi e Fotografia digitale mese per mese, che presenteremo prossimamente assieme ad altre parti dell’intervista.

Apogeonline: Qual è la sfida principale della fotografia digitale che non esisteva ai tempi dell’analogico?

Tom Ang: La difficoltà più grande per i principianti è il fatto che il sistema tollera mancanza di disciplina, intenzioni chiare e immaginazione. L’immagine non ha una sua conclusione nella fotografia digitale; tutto può essere modificato con molta facilità: i colori, il bilanciamento, i toni. Trovo che i fotografi non osservino abbastanza prima di premere il pulsante dell’otturatore, e che vedano le foto solo dopo averle scattate. Non c’è abbastanza pensiero, solo reazione. Ciò limita la creatività.

Dove sta l’equilibrio tra una buona inquadratura e una buona postproduzione per arrivare a una grande fotografia?

È una domanda che mi viene fatta molto, molto spesso. La mia risposta è che l’importante è ciò che è nella foto, non quello che da essa si può ottenere. Questo vuol dire che, se quello di cui si ha bisogno si trova già all’interno dell’immagine, quest’ultima può essere migliorata con la postproduzione. Altrimenti, meglio scegliere un’altra foto su cui lavorare.

Fotografia digitale: le basi

Sulla teoria non si discute, sull’esperienza è un monumento.

 

Quanto divario c’è tra le fotocamere classiche e quelle degli smartphone? Si sta riducendo?

Se per divario intendete la differenza nelle capacità tecniche, il gap si sta allargando perché le capacità delle migliori fotocamere stanno sorpassando di gran lunga gli smartphone. Ma se si pensa alla capacità di una fotocamera di eseguire un particolare compito, allora direi che al giorno d’oggi ci sono molti smartphone che sono in grado di eseguire funzioni che una volta erano appannaggio esclusivo di grandi fotocamere digitali.

Allo stesso tempo, le fotocamere degli smartphone oggigiorno raggiungono una qualità tecnica che è addirittura sufficiente per le copertine di giornali internazionali. Quindi il gap che si sta accorciando è quello nelle aree in cui prima erano necessarie fotocamere digitali più grandi.

Quali sono i soggetti più facili e più difficili da ritrarre con una fotocamera digitale?

Questa è una bella domanda perché non sempre il genere o la modalità di espressione artistica sono legati a mezzi tecnici. Lo strumento che si utilizza ha un effetto sulla fotografia che si crea. Ecco perché non sono d’accordo con chi dice che la fotocamera non è importante. Le fotocamere digitali permettono un lavoro fluido e ininterrotto. Provate a immaginare di fotografare senza sosta fino a riempire una card da 128 gigabyte: morireste di stanchezza! Quindi una fotocamera digitale aiuta molto nel fotografare generi come moda, ritrattistica e matrimoni. Ma quando invece c’è bisogno di essere più comtemplativi, meditativi e lenti come ad esempio quando si fotografano paesaggi o natura morta, allora utilizzare una fotocamera digitale è un po’ come guidare una Ferrari al centro di Roma.

Da che dettagli di una foto si capisce se lo scatto è quello di un principiante o di un professionista?

Per prima cosa, devo dirvi che non mi chiedo se una foto è di un principiante o meno. Non è la prima domanda che mi pongo. Sono solo interessato ad innamorarmi. Voglio restare a bocca aperta, con gli occhi che brillano. Ma devo dire che le immagini perfette in ogni modo (perfettamente a fuoco, perfettamente composte, perfettamente esposte) sono, nella maggior parte dei casi, foto di principianti. Sfortunatemente, queste immagini cadono spesso nella banalità. E questo succede perché i principanti sono bravissimi a seguire le regole che gli sono state insegnate. I professionisti sono più bravi a seguire il cuore.

L'autore

  • Tom Ang
    Tom Ang, è un’autorità nel campo della fotografia digitale. Ha vinto il Thomas Cook Travel Book Award per il miglior libro illustrato di viaggio con la sua opera per la Marco Polo Expedition, che ha ripercorso in chiave moderna la Via della seta dall’Europa alla Cina. Ha insegnato fotografia all’Università di Westminster, lavorato come picture editor e giornalista in riviste specializzate e tenuto mostre in tutto il mondo. I suoi libri sulla fotografia, più di 30, sono stati tradotti in venti lingue.

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