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Calabrò, Telecom e il modello britannico

12 Giugno 2006

Calabrò, Telecom e il modello britannico

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Quel che si dice in Rete. Cambiano le telecomunicazioni italiane? Forse no. Il Drm e le voci contro. Robert Scoble lascia Microsoft. Musicovery ci guida alla scoperta della musica

Nuove regole per i media? Andrea Lawendell segnala l’intesa tra il ministro Paolo Gentiloni e il presidente Agcom Calabrò in merito a una ridefinizione delle frequenze Tv assegnate in Italia. Gentiloni e Calabrò concordano sull’importanza di un database delle frequenze assegnate che vada a coprire un buco informativo presente ormai da anni nell’intricato sistema dell’etere italiano. Luca de Biase considera sacrosanto il programma, e si sofferma su una dichiarazione di Calabrò a proposito della separazione della rete Telecom dai servizi telefonici della stessa telco. Un modello definito all’inglese, che renderebbe più equo il mercato delle comunicazioni, favorendo la concorrenza. Alessandro Longo avanza però qualche dubbio sulle effettive dichiarazioni del presidente di Agcom, chiedendosi quale possa essere il vero significato della mossa dell’authority. Massimo Cavazzini conferma i dubbi di Alessandro: arriva la smentita di Calabrò. Che secondo Massimo perde un’occasione per favorire gli utenti.

Il Drm non piace. Il primo a schierarsi contro i sistemi di protezione dei diritti digitali è stato, come ricorda Note sui Bit, il governo francese. Nei giorni scorsi anche i norvegesi hanno preso posizione dull’argomento, scagliandosi contro iTunes Music Store, considerato il primo avversario del fair use. InvernoMuto segnala la campagna promossa da un sito italiano per rendere legale la copia privata; il testo della lettera aperta si può trovare sul sito scarichiamoli.org. Anche oltreoceano i sistemi Drm non sono visti di buon occhio: si manifesta in tutti gli Stati Uniti. Quinnum ha scattato alcune foto alla dimostrazione di S.Francisco.

Robert Scoble se ne va. Robert Scoble, co-autore del libro Naked Conversation (del quale dà un assaggio Roland) e blogger “dall’interno” di Microsoft, lascia la casa di Redmond. La direzione, secondo Downloadblog, è Podtech.net. Lo stesso Scoble spiega, in inglese, le ragioni della decisione.

In arrivo Gbuy? Sembra che Google sia in procinto di lanciare un sistema di micropagamenti online, in aperta concorrenza con il leader incontrastato Paypal. Secondo Marketingroutes il servizio sarà inizialmente gratuito e dovrebbe partire il 28 Giugno.

Un po’ di auricolari. Le cuffie in-ear, con il boom dei lettori Mp3, sono un accessorio sempre più popolare. Difficile però districarsi in mezzo a un’offerta così variegata. Gustomela propone tre possibili soluzioni, ognuna con pregi e difetti.

Alla scoperta della musica. Matteo Balocco ha provato Musicovery, un servizio di web radio basato sull’atmosfera che l’utente vuole evocare attraverso la musica. Secondo Matteo il servizio è di qualità e funziona molto bene.

Homo Always On. L’essere sempre connessi ridefinisce il nostro tempo, il modo di rapportarci con gli altri, i processi cognitivi. E allora, si chiede Layla Pavone, non starà nascendo una nuova società umana, quella degli Always On?

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