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Il dono dell’ubiquità

03 Aprile 2015

Il dono dell’ubiquità

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Per unificare lo sviluppo delle applicazioni su più piattaforme eterogenee, Microsoft annuncia una soluzione. Che son quasi due.

A fianco delle novità di Microsoft Windows 10, l’anteprima dei relativi Technical Tools evidenzia la strategia della casa di Redmond. Un elemento particolare traccia la rotta: la Windows Universal App Platform.
Un obiettivo semplice, sulla carta: consentire lo sviluppo di una applicazione per tutte le piattaforme, compatibile con smartphone, tablet e PC ma venduta sullo store come fosse una singola entità indivisibile.
Come abbiamo già scritto in un precedente articolo, il “core” dell’applicazione è storicamente l’unico componente per il quale è sempre possibile applicare delle strategie cross-platform indipendentemente dai vincoli imposti dal Software Development Kit (SDK) e dell’ambiente di sviluppo. Per gli altri moduli che strutturalmente risiedono agli estremi dell’architettura di progetto (interfaccia utente, interfaccia verso sistema operativo, plugin eccetera) si applicano generalmente strategie ad hoc, ovvero accompagnate dalle linee guida della piattaforma.
Mentre l’interfaccia verso il sistema operativo è gestita tramite le interfacce di programmazione (API), per quanto concerne la UI il nuovo SDK per Windows 10 parla di Adaptive UX: un solo descrittore di interfaccia, un’unica configurazione dei componenti per tutte le piattaforme, un unico progetto Visual Studio e relativa configurazione.
Microsoft è di fatto la prima tra i big a proporre una soluzione simile. Apple non estende infatti il concetto di app universale alla piattaforma desktop, limitandosi quindi a iPhone ed iPad e richiedendo comunque, in linea di massima, due descrittori Interface Designer indipendenti.
Android per canto suo supporta il design elastico, multipiattaforma, e distribuzione atomica del file in formato Android Package (APK), ma non domina il mercato desktop.
C’è dell’altro. Pur sostando ufficialmente in un limbo senza SDK ufficiale, Microsoft sta da tempo lavorando all’unificazione degli strumenti per lo sviluppo cross-platform e la distribuzione degli applicativi in grafica realtime (giochi fra tutti) per desktop, tablet, smartphone e console. Come? Unity3D! Abbiamo alcuni indizi abbastanza eloquenti per affermarlo:

Si evince che Microsoft si muove verso due offerte chiare e distinte che coprono orizzontalmente tutti i dispositivi Windows:

  • Devi creare una app cross-platform con UI nativa? Windows 10 SDK.
  • Devi creare un app cross-platform con grafica realtime (DirectX/OpenGL)? Unity3D.

Il linguaggio di programmazione è comune (C#) così come il compilatore (Roslyn) e l’ambiente di sviluppo (Visual Studio). Pochi annunci in pompa magna, ma un trend che potrebbe rivelarsi interessante.

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