È ufficiale: Yahoo! vieterà a partire dal 10 gennaio la vendita di oggetti nazisti sul suo sito d’aste e “condivide l’inquietudine generale sui discorsi dell’odio”.
E così, a poco più di un mese dalla sentenza francese contro di lui, il portale Yahoo! prende una decisione storica.
Anche se, secondo Michael Traynor, non si tratta di una risposta alla decisione della giustizia francese.
Il 20 novembre scorso, il giudice Gomez aveva dato tre mesi di tempo a Yahoo! per vietare ai clienti francesi l’acquisto di oggetti nazisti sul suo sito d’aste.
“Abbiamo preso questa decisione conformemente alla nostra politica”, dichiara l’avvocato del gruppo.
L’azienda americana non aveva inghiottito facilmente il fatto di vedersi dettare norme di comportamento da un giudice francese.
“Questo modo di dare ordini è una cosa che non possiamo lasciar fare”, ha aggiunto l’avvocato.
Nella sua decisione, il giudice francese aveva dato tre mesi di tempo a Yahoo! per “rendere impossibile”, agli utenti Internet francesi, l’accesso ad alcune delle pagine del suo sito americano dove sono venduti all’asta oggetti nazisti, chiedendo, inoltre, di verificare la nazionalità di chi si connetteva.
Se non avesse adempiuto a queste disposizioni, Yahoo! avrebbe dovuto sborsare 100 mila franchi al giorno, dopo il 20 febbraio, data di scadenza del periodo di messa in regola.
Yahoo!, da parte sua, aveva opposto appello alla decisione del giudice parigino davanti a una corte d’appello federale americana.
Insomma, un pasticcio internazionale al quale Yahoo! ha voluto sottrarsi, ancora prima della scadenza fissata dalla giustizia francese.