Lanciato l’11 febbraio scorso in Europa, il gioco in Rete World of Warcraft si preannuncia già come il più grande successo dell’anno nel campo dei videogiochi. Il primo giorno, sono state vendute 280.000 copie a 45 euro l’una, pari a circa la metà dei prodotti presenti in deposito.
“Abbiamo già superato le nostre più rosee speranze – si rallegra Paul Sams, vicepresidente di Blizzard Entertainement, la filiale di Vivendi Universal Games realizzatrice dei giochi -. È il nostro più grande successo di vendita fin dal primo giorno. Dal suo lancio negli Stati Uniti in novembre scorso, abbiamo già superato il milione di abbonati a livello mondiale”.
Un bel successo per un gioco MMORPG (Massive Multiplayer Online Role-Playing Game), che si pratica online e dove ogni partecipante deve attenersi a un pagamento mensile. Asia a parte, infatti, questo tipo di videogame raccoglie di rado più di 800.000 giocatori. E la sola Comunità europea si è già attestata su cifre da capogiro: circa 500.000 praticanti.
Quanti di questi seguaci della prima ora, però, una volta terminato il mese di prova offerto con la confezione d’acquisto, accetteranno di pagare 12,99 euro al mese per continuare a giocare?
Blizzard scommette che questo metodo prenderà piede anche da noi. “Abbiamo aperto una nuova divisione in Europa soltanto per garantire lo sviluppo e il supporto a questo gioco – spiega Paul Sams -. Per noi, l’Europa rappresenta il terzo mercato per i MMORPG. Assumere più di uno centinaio di dipendenti per dedicarvisi ci sembrava naturale. Del resto, le nostre vendite crescono più rapidamente qui che negli Stati Uniti”. Ottima premessa.