La Chambre syndicale des éditeurs de musique, che rappresenta in Francia gli editori di musica, e la APP – l’Agenzia per la protezione dei programmi – hanno recentemente citato in giudizio Miditext.com, un sito Web che offre agli internauti circa 15.800 testi, soprattutto parole di canzoni, 300 spartiti e versioni in formato MIDI, ritenendolo responsabile della violazione di numerosi articoli del codice della proprietà intellettuale.
Il presidente del tribunal de grande instance di Parigi ha, in seguito, imposto a Gandi, la società presso la quale il nome di dominio era stato registrato, di ridirezionare il traffico diretto a miditext.com e di fornire tutte le informazioni a sua disposizione sul proprietario del nome di dominio (coordinate bancarie, numero di carta di credito, indirizzo IP della persona che ha effettuato l’ultima modificazione sul nome di dominio).
Il giudice ha, inoltre, vietato alla società di trasferire il nome di dominio a terzi.
La decisione di chiamare in causa la società che ha registrato il dominio, e non il provider o il proprietario del sito Web, è piuttosto insolita, ma è probabilmente dovuta, nel caso in esame, anche all’obiettiva difficoltà di intervenire contro l’editore del sito, Alexandre Timonine, che abita in Russia, o contro il server, che ha la propria sede negli Stati Uniti.
Il sito sotto accusa, comunque, è di nuovo accessibile, tramite il nuovo indirizzo miditext.net, registrato presso una società indiana.
Su miditext.com è, invece, possibile leggere l’ordinanza del tribunal de grande instance di Parigi.