Va diffondendosi anche oltreoceano l’utilizzo legale della firma digitale. Il governatore democratico della California, Gray Davis, ha controfirmato la normativa che consente ai due maggiori broker online, Charles Schwab e E*Trade, di aprire acconti elettronici senza dover attendere i contratti cartacei firmati dai clienti. Per i quali basta quindi apporre la propria firma digitale cifrata in calce ai documenti presenti sui rispettivi siti Web.
La nuova legge, che entrerà in vigore a partire dal prossimo primo gennaio, si applica a tutti gli acconti relativi a società-broker con base in California e riguarda tutti i residenti degli Stati Uniti. Su tali basi E*Trade, che insieme a Charles Schwab copre il 40 per cento del mercato online delle transazioni azionarie, ha già messo sull’avviso i suoi numerosi clienti (oltre 1.200.000) sull’utilizzo delle più veloci procedure elettroniche.
Alcuni esperti legali hanno tuttavia invitato alla prudenza: occorre una legge valida sull’intero territorio nazionale onde evitare disparità di trattamento tra le aziende e possibili fraintendimenti da parte della clientela. La quale dovrà prendere familiarità con tale sistema, sull’onda dell’apripista attuato in California e anche alla maggiore diffusione di codici di crittografia sempre più robusti (autorità federali permettendo).
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