Secondo la stampa ufficiale cinese, Internet nel paese arriverà a contare 200 milioni di internauti entro il 2005 e conoscerà uno sviluppo spettacolare dell’informazione online.
Il China Daily, quotidiano di lingua inglese, riportando le parole del viceministro dell’informazione, Zhang Chunjiang ha rivelato che il 63,5 % dei dati, cercati dai 26,5 milioni di internauti censiti in Cina, sono informazioni.
Cosa che, in un paese come la Cina, non dovrebbe stupire.
Il numero degli utenti, quello sì che stupirà. Letteralmente esplosa negli ultimi tre anni, Internet dovrebbe godere di 200 milioni di utenti cinesi entro il 2005, mentre il numero dei computer collegati alla rete dovrebbe raggiungere la cifra di 40 milioni, secondo le stime di alcuni partecipanti a un recente incontro sull’argomento a Pechino.
Durante questo convegno, esperti hanno previsto che la stampa elettronica in Cina potrebbe sorpassare i media tradizionali compresi i giornali cartacei, la radio e la televisione tra 10 o 20 anni.
Alla fine degli anni ’90, i siti cinesi specializzati nell’informazione hanno visto un successo senza precedenti, soprattutto se raffrontato ai media tradizionali controllati dalle autorità. Un successo, purtroppo, frenato e bloccato dalle autorità con leggi liberticide.
Leggi che, comunque, non hanno reso meno popolare l’informazione online, malgrado le regolamentino il contenuto di news diffuse sul web e l’obbligo di limitarsi a news apparse nella stampa ufficiale.
Un fenomeno che ha portato alla nascita migliaia di siti d’informazione malgrado esistano 2 mila giornali, 8 mila riviste, 290 stazioni radio e 420 network di televisione compresa la pay tv.
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