I database del search engine Inktomi hanno archiviato un miliardo di pagine Web. Lo afferma uno studio curato dalla stessa Inktomi e dal NEC Research Institute, secondo il quale ciò è dovuto al recente incremento del 25% rispetto agli 800 milioni di pagine registrate (e contate) in estate. Pressoché medesimo l’obiettivo raggiunto dal rivale Excite@Home, la cui portavoce afferma: “Dopo l’ultima verifica, avevamo abbondantemente superato quota 850 milioni ed è probabile che ormai eguagliato le cifre di Inktomi.”
Ma alcuni esperti sostengono che di per sè tale mole di informazioni vale ben poco, a meno che non contribuisca sostanzialmente al miglioramento della qualità dei risultati ottenibili dalle ricerche con tali search engine. Categorici, ad esempio, i responsabili del norvegese Fast Search & Transfer, che finora ha collezionato “appena” 300 milioni di documenti: “Per l’utente poter visitare un miliardo di pagine non significa nulla.” Non a caso sempre Inktomi sta lavorando alla ostruzione di un’articolata WebMap di tutte le pagine visitate dal proprio motore di ricerca e prevede a breve il lancio di un ampio database contenente informazioni in formato multimediale.