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Trattamento dei dati personali: l’Unione europea indaga su Microsoft

05 Giugno 2002

Trattamento dei dati personali: l’Unione europea indaga su Microsoft

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Il colosso americano è accusato di non fornire adeguate garanzie in ordine al trattamento dei dati personali. La Commissione europea dovrà valutare la compatibilità del sistema di raccolta delle informazioni online, adottato dalla società americana, con la legislazione europea

Il portavoce del commissario europeo per il mercato interno, Frits Bolkestein, ha rivelato, nei giorni scorsi, che la Commissione europea, di concerto con le autorità nazionali per la protezione dei dati personali, sta valutando la compatibilità o meno del sistema di raccolta delle informazioni su Internet della società Microsoft, con la legislazione europea in materia di dati personali.

In particolare – precisa il comunicato stampa – si tratta di stabilire se, e in quale misura, la direttiva europea possa venire applicata a una banca dati di proprietà di una società con sede al di fuori dell’Unione europea, qualora i dati in questione siano stati raccolti attraverso Internet, in paesi membri.

La Commissione europea, infatti, può interpretare la direttiva, ma non può imporre agli Stati membri di tenere un certo comportamento. Di fronte al mancato rispetto delle regole europee da parte di un’impresa, è soltanto il singolo paese che può inibire la prosecuzione di una pratica illegale o comminare una sanzione.

Il sistema di raccolta dei dati personali, da parte di Microsoft, è stato criticato anche negli Stati Uniti, dove molte associazioni di consumatori si sono rivolte alla Commissione federale per il commercio (FTC), per segnalare che il servizio “Passport” di Microsoft non garantisce in alcun modo la tutela della privacy degli utenti.

Il sistema consente di collegarsi a un sito Internet e di fare acquisti online semplicemente digitando una password, ma consente anche ai siti partners di Microsoft di accedere facilmente alle informazioni personali degli internauti contenute nella banca dati di “Passport”.

Come è a tutti noto, non è la prima volta che il colosso americano è oggetto di un’indagine della Commissione europea. È già in corso, infatti, una precedente inchiesta relativa all’intenzione di Microsoft di approfittare della posizione di monopolio acquisita con il sistema Windows, per arrivare a controllare tutto il mercato dei software per le imprese e per i server.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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