La Svizzera ha ufficializzato Onyx, sistema di “guerra elettronica” che permette, ad alcune autorità del paese d’oltralpe, di ascoltare e intercettare comunicazioni straniere, sia civili sia militari.
Questo spionaggio non può, invece, essere applicato ai cittadini svizzeri. Ad occuparsi del controllo finale sull’utilizzo di Onyx sarà un ente di controllo indipendente: l’Aci.
“Bollino nero”
Pubblicata il 15 ottobre scorso, l’ordinanza sulla condotta della guerra elettronica (OCGE) mira a permettere “la ricerca e la trasmissione di informazioni con l’introduzione, il consolidamento, la selezione ed il trattamento di onde elettromagnetiche derivanti da sistemi di telecomunicazione all’estero”.
La OCGE segna così il lancio ufficiale di Onyx, il sistema svizzero d’intercettazione di comunicazioni via satellite che passerà dalla fase di prova alla fase operativa entro la fine dell’anno.
Precedentemente conosciuto sotto il nome di Satos 3, Onyx aveva ricevuto, nel 2001, un “bollino nero” decretato dai Big Brother Awards svizzeri. Era allora accusato di essere al servizio del sistema d’intercettazione e sorveglianza delle telecomunicazioni Echelon, sviluppato dalla National Security Agency (NSA).
“Onyx non è un Echelon svizzero”
L’informazione, rivelata dal giornalista britannico Duncan Campbell, specialista incontestato di Echelon, è stata smentita da parte del Consiglio federale elvetico, i cui membri hanno negato di fare parte di Echelon o di qualsiasi altra rete d’intercettazione ad essa comparabile.
Il sistema svizzero presenta, in effetti, molte differenze rispetto al gemello americano.
Mentre Echelon è accusato di fungere, in parte, da mezzo di spionaggio industriale al servizio delle multinazionali americane, la OCGE “prescrive che l’esplorazione radiofonica possa essere sfruttata soltanto allo scopo di politica, di sicurezza e solo dietro presentazione di un mandato.”
Inoltre, la OCGE riguarda esclusivamente le telecomunicazioni straniere. Solo l’esercito svizzero è autorizzato ad effettuare operazioni di intercettazione elettronica ed ascoltare i sistemi di telecomunicazione svizzeri.
Trattamento d’eccezione: le telecomunicazioni nazionali
Il governo svizzero ha però previsto un’eccezione, per il caso di trattamento delle telecomunicazioni svizzere intercettate in modo fortuito.
Così, la OCGE precisa che, “laddove informazioni involontarie di utenti in Svizzera fossero registrate, queste potrebbero essere trasmesse solo in via eccezionale ed in forma anonima” al Servizio di informazioni strategiche (SRS) a al Servizio di analisi e di prevenzione (SAP).
SAP e SRS sono competenti in materia di terrorismo, di estremismo violento, di commercio illegale di armi, di materiale radioattivo e di tecnologie sensibili, di criminalità organizzata ed economica e di riciclaggio di denaro.
SRS è il servizio di spionaggio svizzero, mentre il SAP si occupa del contro-spionaggio e dispone anche di un’unità incaricata di effettuare ricerche ed analisi in materia di criminalità su Internet.
Un controllore “indipendente”
Al fine di evitare che informazioni riguardanti cittadini svizzeri o spionaggio economico possano essere utilizzate in modo inappropriato, l’OCGE prevede un controllo amministrativo interno delle esplorazioni elettroniche. Proprio di questo controllo si occupa l’ACI, l’organismo indipendente a ciò preposto.
Quest’autorità, però, potrà svolgere questi compiti soltanto se lo Stato gliene darà la possibilità e i mezzi.
L’ACI può, comunque, chiedere la sospensione “dei mandati d’esplorazione radiofonica che non soddisfano più i principi della legalità e della proporzionalità, ed emettere raccomandazioni riguardanti il trattamento complementare o la cancellazione dei risultati ottenuti”.