Il governo ceco decide di rendere pubblica la lista completa delle decine di migliaia di ex agenti dell’ex polizia segreta che sorvegliava tutto e tutti all’epoca del Muro di Berlino. Quale mezzo migliore del Web?
La lista ufficiale degli ex collaboratori della ex polizia segreta StB (Statni Bezpecnost), una delle più dure del periodo sovietico, è adesso disponibile sul sito del ministero ceco dell’Interno.
La pubblicazione online fa seguito a una decisione presa dal parlamento ceco l’anno scorso. La lista comprende circa 125.000 nomi, secondo quanto dichiara il portavoce del ministero degli Interni: una cifra superiore al numero reale di persone realmente iscritte nelle fila della polizia segreta, perché molti si ripetono più volte.
Questa lista era stata pubblicata nel 1992 (poco tempo dopo la caduta del regime comunista) da uno dei nemici giurati del regime, Petr Cibulka. È stato lui, approfittando della confusione successiva al crollo del regime, a sottrarla dagli archivi del ministero degli Interni.
Così molti cecoslovacchi (allora il paese era ancora unito) hanno scoperto che molti dei loro vicini, colleghi di lavoro o amici erano nei libri paga della polizia segreta.
La lista contiene nomi, cognomi, alias, data di nascita e il livello di collaborazione con la polizia.
Numerosi quelli che hanno scoperto di essere su quell’elenco, ma affermano di essere stati inclusi perché ricattati dalla polizia.
Molti, poi, hanno tentato di farsi scagionare dai tribunali negli ultimi dieci anni: essere inseriti in quella lista significa non poter concorrere a posti pubblici.
Malgrado si siano levate voci sulla possibilità che questa lista possa nuocere alla sicurezza dello Stato e possa mettere in pericolo vite umane (molti potrebbero essere vittime di ritorsioni), il documento rimane pubblicato sul Web.