L’amministrazione Bush sta vivendo, a pochi mesi dal suo insediamento, le prime crisi diplomatiche con le altre superpotenze. Una nuova “guerra fredda” che si sta combattendo anche sulla Rete.
Infatti, un gruppo cinese di pirati informatici ha organizzato una “riunione di mobilitazione in rete” per mettere a punto una campagna di una settimana contro siti del governo e di aziende americane e di reti informatiche negli Stati Uniti, secondo fonte AFP (agenzia di stampa francese).
La riunione organizzata su iniziativa della “Honkers Union” e della “Alleanza tecnologica per la sicurezza delle reti cinesi Red Guest” ha avuto luogo su un forum di discussione al quale i partecipanti, per poter accedere, dovevano avere username e password.
“Red Guest” è il nome scelto per questa operazione di cyberguerra che dovrebbe durare fino al 7 maggio, data dell’anniversario del bombardamento americano dell’ambasciata cinese a Belgrado, nel 1999.
I pirati hanno invitato a “mettere le loro competenze al servizio della Cina”. Tra le possibili forme di attacco sono state citate l’invio di messaggi di posta elettronica accompagnati da virus e funzionari americani o l’invio massiccio di dati “spazzatura” per sovraccaricare le reti o paralizzare i siti Internet.
L’attacco mira a incoraggiare gli americani a protestare contro il loro governo e a chiedere la pace tra le nazioni, così come riporta l’agenzia stampa invitata all’incontro online.
“Il governo americano vuole che il mondo vada in guerra. Noi attacchiamo per inviare un messaggio al popolo degli Stati Uniti, per dirgli che noi non siamo che uno e per impedire al loro governo di distruggere il mondo”.
I partecipanti, anche se presi dal sacro fuoco della loro missione, hanno poche conoscenze informatiche. Ecco, dunque che a margine dell’incontro sono stati organizzati corsi di quattro lezioni per apprendere come penetrare le reti informatiche.
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