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Stati Uniti e paesi del nord Europa usano meglio le potenzialità di Internet

06 Febbraio 2002

Stati Uniti e paesi del nord Europa usano meglio le potenzialità di Internet

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L’Università di Harvard ha preparato, in occasione del forum economico mondiale, un interessante studio basato su un indice particolare: l’indice di preparazione alla rete.Questo indice, il “networked readiness” misura la …

L’Università di Harvard ha preparato, in occasione del forum economico mondiale, un interessante studio basato su un indice particolare: l’indice di preparazione alla rete.
Questo indice, il “networked readiness” misura la capacità dei diversi paesi nell’utilizzare le opportunità offerte dalle tecnologie dell’informazione.

La classifica è stata realizzata incrociando due criteri: l’utilizzo delle tecnologie e la qualità dell’ambiente tecnologico (Internet ad alta velocità, costo d’accesso, ecc.).
In cima alla lista gli Stati Uniti, seguiti da Islanda, Finlandia, Svezia, Norvegia, Olanda e Danimarca.

Si arriva all’ottavo posto per vedere un paese non europeo, Singapore, seguito da Austria, e Gran Bretagna. Molto più giù, la Francia al ventiquattresimo posto, seguita da Italia (25) e Spagna (26); tutti e tre preceduti dall’Estonia.

Il Brasile si piazza al trentottesimo posto, davanti a Lituania e Sud Africa. Alla fine della classifica, arrivano Bangladesh (73), Vietnam (74) e Nigeria (75).

Secondo Jeffrey Sachs, direttore del Centro per lo sviluppo internazionale (CID) di Harvard, la rivoluzione tecnologica si riflette direttamente nei risultati economici di un paese.
E aggiunge che studi recenti hanno dimostrato che “più un paese usa le tecnologie dell’informazione, più la sua crescita è elevata”.

I paesi in via di sviluppo sono ancora al traino, ma sono sicuramente quelli che possono guadagnare di più in termini di comunicazione e di produttività, dice lo studio.
In questi paesi Internet è utilizzata prima di tutto dalle aziende (B2B) che in questo modo possono informarsi sui mercati e far conoscere i loro prodotti e per accedere ai pubblici poteri.

Quelli più ricchi, con lo sgonfiamento della bolla speculativa della New Economy hanno “rigettato o dimenticato le promesse di Internet”.
“La rete connessa resterà – è scritto nello studio – Semplicemente, i cambiamenti si sono prodotti così velocemente che noi non comprendiamo realmente il nostro nuovo ambiente”.

Una spiegazione dello studio la si può sul sito dell’Università di Harvard in formato.pdf, oppure nelle pagine del CID.

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