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Smartcard casalinga per programmatore parigino: arrestato

30 Gennaio 2000

Smartcard casalinga per programmatore parigino: arrestato

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Un arguto programmatore francese è stato arrestato sotto l'accusa di truffa e contraffazione per aver acquistato 10 biglietti del metrò parigino tramite una "smartcard" realizzata in casa da lui stesso

In realtà Serge Humpich, questo il nome del programmatore, stava mettendo alla prova la propria “invenzione” su richiesta del Cartes Bancaires, consorzio di cui fanno parte oltre 170 istituti bancari che rilasciano varie carte di credito locali. A tale consorzio si era infatti rivolto Humpich, nel tentativo di vendere i diritti sulla smartcard, chiedendo il corrispettivo di circa un milione e mezzo di dollari.

Humpich rischia ora fino a sette anni di carcere, ma afferma di non aver mai avuto intenzione di rubare alcunché, ma soltanto dimostrare l’efficacia della smartcard. La quale risponde positivamente alle richieste indipendentemente dal PIN che viene digitato. In ogni caso, il suo avvocato ha alzato il tiro, richiedendo anche un compenso per i quattro anni occorsi all’accusato per decifrare la chiave di crittazione a 640 bit utilizzata nella verifica della firma digitale sulle carte in circolazione. Linea generale della difesa è che si tratti di una vera e propria invenzione, come dimostra il fatto che Humpich l’avesse brevettata ancor prima di contattare il gruppo Cartes Bancaire.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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