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Skype sul cellulare, ma solo per pochi

24 Febbraio 2009

Skype sul cellulare, ma solo per pochi

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Il celebre software per la telefonia indipendente dagli operatori è ora preinstallato nei modelli N97 di Nokia. Ma resta ancora molto da fare perché possa diffondersi in tutti gli smatphone e i telefoni 3G e WiFi

L’arrivo del primo vero Skype su cellulare, a settembre 2009, preinstallato sul Nokia N97, è un passo avanti notevole per il VoIP mobile. Ma al tempo stesso conferma una strategia che farà storcere il naso a qualche utente. Una strategia che ancora impedisce l’arrivo di un software Skype completo, network-independent, scaricabile e funzionante sulla maggior parte degli smartphone. Il tutto la dice lunga sulle logiche di potere che esistono all’interno della telefonia mobile. Ben diverse da quelle che, almeno per ora, albergano nel mondo della banda larga su rete fissa e che hanno contribuito a rendere internet quel posto aperto che conosciamo.

Che cosa fa infatti lo Skype sul N97? È il primo Skype a funzionare su tutti i network, WiFi o 3G, a seconda della disponibilità, e su un cellulare Symbian. Consente di fare la chat, le chiamate, Skypeout. Si integra inoltre con la normale rubrica telefonica, un po’ com’è possibile fare, con network diversi da Skype, attraverso il programma Zyb, acquistato da Vodafone. È quindi anche una forma di rubrica 2.0, fenomeno che sta prendendo piede dopo anni di discussioni.

L’alternativa precedente era un surrogato, Fring, che supporta Skype (permettendo di usarne l’account in tutte le funzioni). Soluzioni in mobilità sono anche Skype per cellulari Windows Mobile (che però non sono popolari come i Symbian) oppure lo Skypephone di H3G, di cui uscirà anche in Italia la versione 2.0, in primavera (è già disponibile nel Regno Unito). A settembre, quindi, viene colmato un tassello mancante ed è il primo accordo tra il principale software VoIP (400 milioni di utenti registrati) e il leader della telefonia (Nokia). Un’alleanza tra giganti che potrebbe spingere il VoIP mobile fuori dalla nicchia in cui finora è stato relegato. Nokia, del resto, promette l’arrivo di Skype anche su altri cellulari N Series, in futuro.

Eppure, c’è qualcosa che non torna. Non è facendo così che Skype ha conquistato un ruolo di potenza distruttiva nel mondo della telefonia fissa. Lì ha agito come un cane senza guinzaglio. Sui cellulari, invece, va con i piedi di piombo, muovendosi sempre all’ombra dei padroni del settore: produttori e operatori. Il nuovo Skype uscirà di conseguenza solo su pochi modelli, che sceglierà Nokia in accordo con le sue convenienze e interessi. E c’è da scommettere che ha poco interesse a pestare i piedi ai suoi migliori alleati, gli operatori. Non è quella rivoluzione data in pasto agli utenti (e senza riguardi per le logiche del business tradizionale della telefonia), com’è stato Skype per Windows, Mac e Linux.

C’è un’eccezione, ma in verità conferma la regola: lo Skype for Mobile, lanciato in sordina e con funzioni menomate rispetto allo Skype originale. È un software che funziona (si fa per dire) su tanti cellulari, ma non permette di usare il WiFi o la rete dati mobile. Va sulla rete voce normale, previo accordo tra Skype e gli operatori mobili. Risultato: non consente di risparmiare e in Italia funziona solo la chat (non le chiamate). Perché questa strategia? In occasione del lancio dello Skypephone, Niklas Zennstrom, allora capo di Skype, disse che era il solo modo valido per muoversi, nella telefonia mobile, dove è necessario il supporto degli operatori. Il VoIP su 3G, spiegò, era troppo costoso e rischiava di funzionare male: quello su WiFi non è vero VoIP in mobilità. Da allora la rete dati mobile è migliorata e ci sono flat dati più generose, per navigare via cellulare, ma non consentono l’uso del VoIP. L’utente, per usare Fring per esempio, deve sottoscrivere una delle flat pensate per l’utilizzo via computer. Non è propriamente il terreno ideale perché il VoIP mobile decolli nel mercato di massa.

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