Mentre in ogni parte del mondo si moltiplicano le iniziative pubbliche e private per cogliere le straordinarie opportunità aperte dalle nuove tecnologie della comunicazione, in Italia si lascia morire la Fondazione Ugo Bordoni, che da cinquant’anni è all’avanguardia nella ricerca in questo campo. Gli studi e le sperimentazioni da essa compiute nei settori delle telecomunicazioni, delle fibre ottiche, dell’elettronica e di altre innovative tecnologie di frontiera sono un patrimonio dell’intera comunità nazionale. Ed è riconosciuto il valore dell’opera di diffusione di una moderna cultura della multimedialità cui la Fondazione ha dato impulso pubblicando “Telèma”, l’unico periodico italiano che promuove indagini e dibattiti, liberi da qualsiasi pregiudizio, sulle conseguenze economiche e sociali della rivoluzione telematica.
Queste meritorie imprese ora sono in pericolo. Nei giorni scorsi, in seguito alla conferma del definitivo disimpegno finanziario di Telecom Italia, il Consiglio d’Amministrazione della Bordoni è stato costretto a deliberare la liquidazione della Fondazione, predisporre il licenziamento di tutti i suoi ricercatori e dipendenti, ordinare l’immediata cessazione di ogni attività.
Noi riteniamo necessario che ciò non avvenga. In un momento nel quale l’investimento nella ricerca scientifica e tecnologica è considerato assolutamente indispensabile per competere sui mercati della new economy, chi ha responsabilità di governo e possibilità di intervento non può restare indifferente di fronte alla scomparsa della Fondazione Bordoni.
Chiediamo perciò che vengano individuate con la massima urgenza soluzioni idonee ad assicurare continuità di vita e di sviluppo a un’istituzione le cui iniziative possono essere ancora essenziali per garantire all’Italia una consapevole e non marginale presenza nella Società dell’informazione globale.
06 Aprile 2000
Salviamo la Fondazione Ugo Bordoni
Appello sottoscritto dai più autorevoli collaboratori di Teléma amici della Fondazione Bordoni