Il processo al “cyber dissidente” cinese, Huang Qi accusato di aver diffuso informazioni politiche sensibili sul suo sito Internet, riprenderà mercoledì nel sud-est della Cina, come ha indicato un parente all’AFP.
Il processo al dissidente era iniziato in febbraio davanti al tribunale popolare intermediario di Chengdu, prima di essere aggiornato a data da destinarsi visto lo stato di salute dell’imputato.
Non sono state fornite altre indicazioni alla famiglia e, secondo il Centro di informazione per i diritti dell’Uomo e la democrazia, al processo non sarà autorizzata ad assistere nemmeno la moglie.
Secondo informazioni diffuse dalle associazioni di difesa dei diritti umani, Huang Qi rischia almeno 10 anni di prigione, fino all’ergastolo se riconosciuto colpevole di sovversione.
È accusato di aver diffuso informazioni politiche sul suo sito, soprattutto sui dissidenti, il movimento separatista dello Xinjiang, la setta vietata Falungong e anche sulle manifestazioni di Tienanmen in favore della democrazia che avrebbe portato alla sanguinosa repressione del giugno 1989.
Il suo processo è considerato come un test importante sui limiti imposti alla libera espressione in Cina, poiché si tratta del primo processo intentato contro un fornitore di contenuti Internet per le informazioni diffuse sul suo sito.
A chi intendesse approfondire l’argomento, consigliamo l’interessante articolo sul sito della BBC.