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Rigettata la legge americana su pornografia e minori

12 Marzo 2003

Rigettata la legge americana su pornografia e minori

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Gli Stati Uniti hanno un impianto della giustizia di stampo anglosassone e le leggi approvate dal Congresso, spesso vengono impugnate dai tribunali. È il caso della controversa legge per la …

Gli Stati Uniti hanno un impianto della giustizia di stampo anglosassone e le leggi approvate dal Congresso, spesso vengono impugnate dai tribunali. È il caso della controversa legge per la protezione dei minori dalla pornografia online.

Questa legge, la cosiddetta “Child Online Protection Act”, firmata dall’allora presidente Clinton e assunta anche da Bush Junior è stata invalidata.
A prendere questa decisione, un gruppo di tre giudici che hanno decretato che la legge in questione restringe la libera espressione impedendo agli operatori dei siti Internet di pubblicare informazioni inappropriate per minori a meno che non venga limitato l’accesso ai soli adulti.

Una sentenza in linea con la precedente ingiunzione, che impediva al governo di applicare il dettato della legge.

Questa non è che una della lunga serie di leggi relative a Internet che i tribunali hanno invalidato.
Il nocciolo del contendere negli Stati Uniti – e le decisione dei giudici non fanno altro che evidenziarlo – è di arrivare ad un equilibrio tra la libertà di espressione (sancita e protetta dal Primo emendamento costituzionale) e il controllo che lo stato vorrebbe avere in alcuni settori, compresa la pornografia.

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