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Quello che ancora manca alla rete mobile

22 Giugno 2009

Quello che ancora manca alla rete mobile

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Sempre più utenti vogliono internet sul cellulare, sempre più tariffe cercano di accontentarli. Ma i limiti sono ancora notevoli: dispositivi non sempre maturi, costi esagerati, recinti non sempre evidenti. Nuove prospettive e tariffe aggiornate

Il cellulare non è ancora una macchina ideale per internet. I dispositivi migliorano, la maturità del pubblico cresce, ma restano ancora molti aspetti da migliorare. Un salto in avanti sarà possibile solo con il grande impegno di tutti i soggetti del settore, produttori, operatori e fornitori di contenuti. E forse nel 2010 andrà meglio: sono in arrivo novità interessanti per chi vuole navigare con il telefonino. Uno spunto per queste riflessioni viene, tra l’altro, dallo studio che School of Management-Politecnico di Milano ha pubblicato qualche giorno fa, condotto su 3.200 utenti. È frutto di un osservatorio che il Politecnico tiene attivo da anni sul settore e che proprio in questa occasione ha cambiato nome in Osservatorio Politecnico Mobile Content & Internet. Prima era solo “Mobile Content”, l’aggiunta della parola internet è una dichiarata presa di coscienza dei tempi che cambiano. E cioè che sempre più utenti vogliono sguazzare liberi nella grande rete con il cellulare, anche se spesso si scontrano contro un muro. I recinti dei walled garden istituiti dagli operatori mobili sono stati tolti? Sì e no: sono diventati invisibili. In teoria non ci sono (e, sempre in teoria, navigare su cellulare è “come sul computer”). Eppure ancora spesse barriere pesano sulla navigazioni. Gli utenti le sopportano sempre meno, questo è certo, ma il tempo della liberazione completa non è ancora venuto.

I dati dicono che il 13% degli italiani si è connesso almeno una volta nel 2008 con il cellulare; il 55% di questi l’ha fatto almeno una volta al mese. Il mercato delle offerte per navigare sul cellulare è arrivato a 300 milioni di euro (+20% dal 2007). Anche Yahoo! si deve essere accorta che il nostro sta diventando un mercato interessante e infatti ha lanciato pure da noi Yahoo! Mobile. Gli italiani si distinguono in Europa per uso dei social network su cellulare (lo fa l’11%, contro una media europea del 9%, secondo Comscore). Non a caso, Vodafone quando ha lanciato una delle tariffe internet dal cellulare più economiche l’ha rivolta in esclusiva agli utenti Facebook, mentre 3 Italia punta sul primo cellulare social, INQ1. I social network come speranza, per ora soddisfatta, di traghettare gli utenti telefonici nel mondo di internet.

Lo studio del Politecnico include tra le ombre del settore il primo calo storico del mercato dei contenuti dal cellulare, meno 3% (a 900 milioni di euro). E invece è una buona notizia: s’iscrive nella tendenza che spinge gli utenti sulla strada della maturità. Quella che li rende più desiderosi della internet vera su cellulare e più insofferenti ai bocconi di contenuti lanciati attraverso i recinti. Perché comprare una suoneria a 3 euro, quando con 99 cent (o meno, con le flat) è possibile acquistare una canzone completa? Solo se siamo utenti che non conoscono internet, appunto. Buon segno allora che un mercato gonfiato come quello delle suonerie si scontri con la realtà. Un mercato «ucciso dalle stesse politiche di prezzi troppo elevate», come più volte detto dallo stesso Enzo Mazza, presidente della Federazione Industria Musicale Italiana. Eppure, l’altra faccia della medaglia è che è un mercato che vale ancora tre volte quello delle connessioni alla internet libera.

È un problema di comunicazione e di maturità del pubblico. Ben il 90% degli italiani conosce i contenuti per i cellulari, anche se “solo” il 25% ne ha acquistato uno nel 2008. Segno che il battage pubblicitario su loghi e suonerie (spesso ingannevole, strabordante da canali tv e riviste per ragazzi) ha colpito nel segno. Non altrettanto sforzo comunicativo è stato dedicato alla possibilità di navigare sulla internet libera via cellulare. Forse molta parte del pubblico non lo sa. Un indizio in tal senso: il 90% degli utenti pagano la navigazione a consumo, stima il Politecnico. Un piccolo suicidio del portafogli, insomma, visto che ora solo con le flat si può navigare a prezzi accettabili. Non a caso, è proprio “costi elevati” uno dei problemi principali lamentati dagli utenti.

Il problema principale (per cui protesta il 70% dei navigatori mobili) è “connessione lenta”. Può stupire, dopo tutto il battage pubblicitario che dice che ormai con l’Hspa si va a 7,2 Megabit e che è veloce quanto un’Adsl comune. In realtà il sondaggio del Politecnico equivale a ribadire una verità già nota agli addetti ai lavori. E tanto vale ripeterla: i 7,2 sono solo in alcune grandi città (più probabile trovare i 3,6 Mbps); e comunque quella è solo la velocità di cella che si divide per il numero di utenti connessi in quel momento.
Gli altri due problemi vanno in coppia: navigazione complessa e difficile; siti di scarsa qualità. Qui è l’ecosistema di produttori di cellulari, di browser e di contenuti che si deve muovere. È lecito attendersi qualche grosso passo avanti con l’arrivo del primo Flash vero e proprio su cellulare, nel 2010, sostenuto dalla crescita della potenza dei processori. Sarà una porta aperta su tutte le web application e per un uso pieno dei social network.

Certo però questa svolta verso la vera internet su cellulare non è favorita dai prezzi che rendono elitario uno dei migliori modelli utilizzabili per navigare. E anche il nuovo Nokia N97 non è certo un prodotto per tutti. Ad oggi si può dire che non ci sia un cellulare economico e di marca nota ottimizzato per la navigazione internet. Chissà se i nuovi modelli Android in arrivo cambieranno le carte in gioco. Nascerà una prima vera concorrenza sui modelli internet-centrici. E allora, forse, gli utenti che osano connettersi con il cellulare avranno meno ragione di lamentarsi.


Selezione di offerte per navigare con il computer su rete mobile

Operatore Offerta Costi €/mese Incluso Rete
3 Italia Tre.Dati 19/14/9 300/100/30 ore al mese Umts/Hspa
Super Web Time 90 cent/ora accesso internet a consumo Umts/Hspa
Tim Maxxi Alice 100 20 100 ore al mese Gprs/Edge/ Umts/Hspa
Maxxi Alice 150 20 150 ore, dalle 17 alle 9 lun-ven; sempre weekend e festivi Gprs/Edge/ Umts/Hspa
Vodafone Internet Large 25 5 ore al giorno Gprs/Umts/Hspa
Internet Night 15 accesso senza limiti dalle 22 alle 7 Gprs/Umts/Hspa
Wind Mega 100 ore 15 100 ore al mese Gprs/Umts/Hspa
Mega Ore 9 50 ore al mese Gprs/Umts/Hspa


Selezione di offerte per navigare con il cellulare su rete mobile

Operatore Offerta Costi in € Incluso Rete
3 Italia Www 1 al giorno, 2 alla settimana o 6 al mese. Gratis per
nuovi utenti
Navigazione web 50 MB/giorno Umts/Hspa
Naviga 3 3 per 7 giorni, 9 per 30 giorni Accesso internet libero, 100 o 50 MB/giorno (rispettivamente) Umts/Hspa
Tim Alice Week 2 a settimana Navigazione web 100 MB/settimana Gprs/Edge/ Umts/Hspa
Maxxi Dream 10 10 al mese Navigazione libera fino a 50 MB al giorno Gprs/Edge/ Umts/Hspa
Vodafone Mobile Internet Facebook Edition 2 alla settimana Accesso senza limiti a web, e-mail e a tutte le applicazioni internet. Eccetto: instant messenger non autorizzati da
Vodafone, VoIP e peer to peer
Gprs/Umts/Hspa
Wind Mega 10 ore 2 al mese Navigazione web 10 ore al mese (sessioni da 15 minuti) Gprs/Umts/Hspa
Mega Ore 9 al mese Navigazione libera su internet, 50 ore/mese Gprs/Umts/Hspa

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