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Quando sparirono i fili

20 Settembre 2016

Quando sparirono i fili

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Possiamo dichiarare ufficialmente l’inizio della Wireless Age, una nuova epoca storica senza fili. A partire dagli auricolari.

Con il lancio di iPhone 7, il 7 settembre 2016, è iniziata una nuova era in cui si eliminerà il problema che ha tormentato per anni gli utenti: i nodi del filo degli auricolari. Scomparso il jack del cavo, prende spazio il microfono ospitato negli auricolari. In questo modo, mentre si sta ascoltando la musica, è possibile in qualsiasi momento dialogare con l’assistente vocale Siri, interrompere la musica, mantenere il pieno controllo.

Il progetto degli AirPods ha qualcosa di familiare rispetto a Bragi, presentato tra il 2 e il 7 di settembre durante IFA a Berlino.

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Apple non è l’unica né la prima a giocare nuove carte nel mondo dell’audio in-ear.

Così come AirPods, gli auricolari Bragi (forse ergonomicamente più confortevoli) promettono una qualità audio senza precedenti. Il punto di forza di questi auricolari è il matrimonio tra il wearable computing e l’ergonomia. Il completo adattamento degli auricolari Bragi con l’ambiente circostante, senza isolare totalmente dai rumori esterni, soddisfa un altro bisogno degli utenti: qualità audio elevata e mantenimento della relazione con il mondo esterno. Naturalmente, tutto senza fili.

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E sostituire gli auricolari con… un bracciale? Un Kickstarter apposito ha detto sì.

Un altro progetto sembra ancora più interessante dei precedenti: Sgnl di Innomdle Lab, auricolari invisibili in cerca di fondi su Kickstarter che ha raggiunto donazioni superiori ai 500 mila dollari.

Sgnl è un bracciale, compatibile con i quadranti degli smartwatch e configurabile con gli smartphone via Bluetooth. A differenza degli auricolari più comuni, Sgnl sfrutta la conduzione ossea dal nostro polso fino al dito indice appoggiato all’orecchio, permettendoci di telefonare.

Tutti questi progetti rispettano i principi base dell’ergonomia e propongono risposte ai bisogni più comuni degli utilizzatori di auricolari: ascoltare la musica conservando una qualità elevata anche in presenza di rumori di ambiente circostanti e poter gestire le telefonate tramite comandi vocali (utile quando si è alla guida o durante l’allenamento).

Un’ultima considerazione. Se in Interfacce, anno zero raccomandavamo di non parlare con il mouse, come il tenente comandante Montgomery Scott in Star Trek, ora ci sentiamo in dover di rettificare. Parlate pure con il mouse, purché sia quello senza filo.

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