Opera è certamente uno dei browser più apprezzati dagli utenti, fra quelli alternativi all’onnipresente e dominante Explorer. Uno dei fattori che determinano questo gradimento è certamente la vasta gamma di versioni, che lo rendono estremamente flessibile e adatto a quasi tutti i sistemi operativi.
Recentemente è stata annunciata la versione 6.x per Linux, Mac e FreeBDS. Gli utenti del pinguino hanno da tempo accolto con entusiasmo Opera: da febbraio 2001, è stato scaricato 1,5 milioni di volte. La nuova versione Opera 6.1 per Linux è ricca di miglioramenti e aggiornamenti ed inoltre chi l’acquista, al prezzo di 29 dollari, avrà diritto ad ottenere gratis la prossima versione 7. Per gli utenti Mac, è stata invece annunciato Opera 6 per Mac Beta 2, con il supporto per le librerie condivise, il che consente agli sviluppatori di utilizzare nei propri prodotti il motore di rendering di Opera.
La versione Beta 2 già contiene molti miglioramenti e aggiornamenti: la versione 6 finale ne conterrà ancora di più. Anche chi acquista questa versione di Opera potrà ottenere gratis la successiva versione 7. Per completare la propria offerta, Opera ha annunciato la prima versione per la variante FreeBDS di Unix, il che porta ad otto il numero di sistemi operativi per i quali esiste una versione del popolare browser. Il ‘dialetto’ BDS di Unix è nato presso l’Università di California e la più diffusa variante è certamente FreeBDS, destinata a chi ha bisogno di un sistema operativo affidabile, stabile e sicuro.
La comunità che si raccoglie attorno a questo raffinato sistema operativo ha accolto con grande soddisfazione Opera 6.1 per FreeBDS. Il browser dell’azienda norvegese, quindi, si propone anche per le piattaforme di alto livello, dove le reali caratteristiche di efficienza e prestazione contano molto.