OpenOffice è diventata una soluzione open source di riferimento nel panorama italiano. Lo confermano gli ultimi dati divulgati da PLIO, la community italiana OpenOffice: la versione 2.3 viene scaricata in media 60 mila volte alla settimana.
«Questo significa che OpenOffice.org 2.3 arriverà sui desktop di più di un milione di utenti italiani nel corso dei prossimi sei mesi, senza contare coloro che installeranno la suite utilizzando uno dei CD distribuiti dalla stampa specializzata o una distribuzione Linux», si legge nel comunicato di PLIO. Oltre a queste copie vanno aggiunte anche quelle prodotte dalla suite Lotus Notes, che nella versione 8 integra Symphony – basato su OpenOffice.
«Il ritmo di crescita di OpenOffice.org in Italia continua a sorprendere anche noi, che siamo i primi a sostenere la validità della suite open source», ha sottolineato Davide Dozza, Presidente dell’Associazione PLIO. «Poco meno di un anno fa avevamo registrato il superamento della barriera dei 100 mila download al mese con la versione 2.0.4, e adesso siamo ben oltre quella dei 200 mila. Probabilmente, questo ritmo è destinato a diminuire nelle prossime settimane, ma siamo certi che rimarrà vicino alle 200.000 unità mensili, e questo significa che abbiamo definitivamente superato la barriera dei due milioni di download all’anno».
«Il confronto tra il numero delle licenze e quello dei download non consente una misura quantitativa, ma giova ricordare che il numero totale delle licenze di MS Office vendute nel corso dell’ultimo anno fiscale (terminato a giugno 2007) è stato di 71 milioni, pari a circa 1,5 milioni di licenze in Italia», ha concluso Dozza. «Ovviamente, la base installata di OpenOffice.org non è paragonabile con quella di MS Office, ma la situazione degli ultimi mesi ha tutte le caratteristiche per essere definita eccezionale, visto che sono ormai migliaia i nuovi utenti che ogni giorno iniziano a volare con i gabbiani di OpenOffice».