Abbiamo parlato di Nokia, ieri, raccontando dell’accordo che vedeva come protagonisti principali AOL e Sony.
Oggi, invece, vogliamo parlare dell’azienda finlandese e del suo accordo con il gigante giapponese della telefonia mobile, NTT DoCoMo.
Le due aziende, infatti, hanno annunciato che insieme svilupperanno norme e specifiche aperte per la terza generazione di telefonia mobile (3G).
L’obiettivo è di rendere più facile la larga diffusione dei futuri servizi di terza generazione e, soprattutto, facilitare il passaggio da un continente all’altro perché non rappresenti più un ostacolo come adesso con il sistema GSM, comune in Europa, alcuni paesi dell’Asia e negli Stati Uniti.
Dunque, un’architettura mobile aperta sul modello di Linux nei sistemi operativi. I soldi arriveranno dai servizi e non dal monopolio dell’architettura, che potrebbe spingere altri a costruirsela da sé senza dover pagare, ma con la crescita di problemi per gli utenti e per tutto il comparto.
“Pensiamo tutti e due – scrivono le aziende in un comunicato comune – che dei sistemi aperti per il servizio di telefonia mobile sia un motore fondamentale allo sviluppo mondiale dei servizi di telefonia mobile”.
Addirittura, Keiji Tachikawa, numero uno del gigante giapponese, si è sbilanciato fortemente su questo terreno dichiarando che NTT sosterrà una politica di collaborazione con altri attori chiave dell’industria delle telecomunicazioni mobili per condividere il sapere tecnologico acquisito da DoCoMo.
“Questa collaborazione con Nokia è una delle attività da fare per arrivare a questo scopo”, ha aggiunto.
Da parte di Nokia, valgano le parole del presidente, Jorma Ollila: “L’evoluzione del settore verso tecnologie e norme aperte rappresenta un’opportunità di crescita massima e non può che motivare e portare beneficio a tutti gli operatori del settore e ai consumatori”.