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Nel Principato di Sealand il primo servizio off-shore per siti Internet

07 Giugno 2000

Nel Principato di Sealand il primo servizio off-shore per siti Internet

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HavenCo lancia il primo servizio di ospitalità off-shore per siti Internet e si installa nel “Principato di Sealand”, un micro-stato al largo delle coste britanniche. E così la società promuoverà …

HavenCo lancia il primo servizio di ospitalità off-shore per siti Internet e si installa nel “Principato di Sealand”, un micro-stato al largo delle coste britanniche.

E così la società promuoverà il commercio elettronico “fuori dai regolamenti”.

Nasce il primo cyberparadiso, dopo i più noti paradisi fiscali.
La società HavenCo Ltd ha deciso di installarsi sull’isola di Sealand per sfuggire alle leggi in materia di protezione dei dati e del commercio elettronico.

Il “Principato di Sealand” è stato creato nel 1967 da un vecchio maggiore dell’esercito britannico, Roy Bates, su una piccola piattaforma militare costruita nel 1942 a qualche miglio al largo delle coste del sud est dell’Inghilterra.

Il “principato” – in effetti due cilindri di cemento sormontato da un piano di una dozzina di metri di lunghezza – nel 1967 era abbandonato e fuori dalle acque territoriali britanniche.
Roy Bates, che per primo mette piede sulla vecchia fortezza, rivendica l’indipendenza come suo territorio.

Dal 1975, batte moneta, dispone di “ambasciate” in molti paesi e rilascia passaporti.
Uno dei quali era in possesso del presunto assassino di Versace.

Il ministero degli esteri britannico, però, contesta l’indipendenza del territorio.

La nuova società vorrebbe proporre ai suoi clienti server che gli permettano di fare commercio online e scambiare dati sfuggendo alla sorveglianza della polizia, dei servizi informazioni e del fisco.

Il responsabile della HavenCo, Sean hastings, 31 anni, ha spiegato che aveva avuto l’idea di creare una società Internet off-shore per sfuggire ai diritti di riproduzione in vigore negli Stati Uniti.
Tuttavia si riserva di “scollegare” i suoi clienti in caso si dedichino ad attività illegali, soprattutto in materia di pedofilia su Internet.

Assicurazioni che non convincono, visto come questo e altri micro-stati vivano in una zona d’ombra difficilmente illuminabile e hanno già avuto guai giudiziari.

Il “principato”, infatti, è stato recentemente implicato in un vasto traffico di documenti falsificati e una sessantina di persone sono state arrestate nell’aprile scorso in Spagna.

Il sito della HavenCo all’indirizzo http://www.havenco.com

Il sito del “Principato di Sealand” (se notate ha il suffisso.com) all’indirizzo http://www.sealandgov.com

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