Dietro il simbolo NAP, dai primi giorni di gennaio, l’ex sito di scambi musicali peer-to-peer, che prevede un volume d’affari di 11 milioni di dollari nel primo trimestre 2005, è ufficialmente al Nasdaq.
L’americana Roxio ha, infatti, definitivamente preso il nome del sito di scambio di file musicali Napster, che aveva acquistato nel novembre 2002 per trasformarlo, da luogo di scambio illegale di file a sito che propone legalmente della musica agli internauti, in genere dietro sottoscrizione di un abbonamento o con pagamento diretto al momento del download.
Oggi il cambiamento di nome della software house americana appare dunque logico, nella misura in cui Napster beneficia di una notorietà maggiore presso il grande pubblico e anche a seguito della decisione di Roxio di separarsi dalla sua attività software, a vantaggio della musica online.
È stata la Sonic Solutions ad acquisire il ramo software di Napster (ex-Roxio) con l’ausilio di 73 milioni di dollari in contanti e centinaia di migliaia di azioni, per cui ora il “nuovo” Napster dispone di beni per più di 130 milioni di dollari.