Nel processo che lo vede opposto a Time Warner e BMG entertainement, MP3.com subisce un grosso colpo e dovrà versare tra i 15 e i 25 milioni di dollari a ciascuna impresa.
E non solo. Oltre a questa salatissima multa, dovrà versare le royalties per tutti i brani scaricati.
Un duro colpo è stato portato ai promotori della musica gratuita su Internet.
La società MP3.com, che gestisce il sito Internet con il medesimo nome, perde il processo intentato da Time Warner e BMG entertainement.
Il sito dovrà pagare un’ammenda compresa tra i 15 e 25 milioni di dollari per aver infranto i diritti d’autore gestiti dalle due compagnie.
Oltre a questa ammenda, il sito sarà obbligato a pagare le royalties per ogni file MP3 scaricato dal suo sito.
Da questa condanna non è stato toccato tutto il sito MP3.com, ma solamente il servizio my.mp3.com.
Questo servizio permette a ogni utente di registrare su CD vergini i brani sotto forma di file MP3 e di metterli a disposizione del pubblico.
Ma più che una vera e propria nobile battaglia per il diritto d’autore, si tratta piuttosto di interessi finanziari delle grandi compagnie discografiche.
Con questa decisione, Time Warner e BMG vogliono poter negoziare diritti più costosi per la distribuzione dei loro prodotti online su Internet.
Il direttore di MP3.com, Michael Robertson ha indicato che questa decisione potrebbe fortemente influenzare i conti della sua società senza precisare, evidentemente, l’ampiezza delle future fluttuazioni.