Secondo una ricerca appena pubblicata, il futuro del wireless commerce potrebbe essere meno facile di quanto si creda. Ovum, società di consulenza e ricerca inglese, ha presentato in questi giorni la ricerca “Mobile E-Commerce: Market Strategies,” secondo cui non sarà molto semplice far incontrare i consumatori con questa nuova tecnologia-modalità di acquisto. Per questa ragione Ovum non consiglia alle aziende di focalizzare le strategie di business su questo ambito, soprattutto negli Stati Uniti dove l’utente è meno abituato a usare dispositivi di comunicazione mobili.
Le previsioni che danno il telefonino Wap, re della new economy entro un anno sono quindi sballate secondo Ovum, secondo il quale, finché i sistemi non saranno completamente sicuri, non sarà possibile una vera diffusione del mobile commerce. Oltre al fatto che sarà necessario definire contenuti appropriati e con un valore aggiunto, interfacce adeguate, applicazioni di successo. Tutte cose che fino ad ora non esistono. Non basta esaltare la tecnologia più recente e all’avanguardia per conquistare realmente il mercato.
Solo alcuni acquisti si prestano a una consultazione su un display ridotto come quello dei dispositivi wireless, e molti servizi proposti sono già disponibili e diffusi su altri mezzi. Alcuni sostenitori del wireless, per esempio, citano la possibilità di ordinare la pizza online da qualunque luogo. Quale la novità?
Intanto un altro studio (di ARC Group), “Content and Applications for the Wireless Internet”, afferma che un miglioramento delle tecnologie darà grande successo al mobile commerce. Secondo questa ricerca il totale degli utenti Internet che useranno dispositivi mobili raggiungerà i 600 milioni nei prossimi cinque anni, ed è destinato a superare gli utenti fissi.