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Mi sono iscritto ad Alcei

11 Febbraio 1999

Mi sono iscritto ad Alcei

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I motivi che mi hanno spinto ad aderire ad un'associazione con un passato travagliato, con degli obiettivi importanti e con un futuro intrigante e luminoso.

Ho conosciuto Alcei qualche anno fa. Ci ero arrivato cercando l’equivalente italiano della mitica Electronic Frontier Foundation (http://www.eff.org), la fondazione americana che ha avuto una funzione storicamente riconosciuta nello sviluppo della Rete per difendere i diritti dei cittadini telematici. I referenti di EFF sono anche stati fra i più famosi personaggi della storia della Rete negli USA e nel mondo, personaggi importanti che hanno dedicato alla crescita di EFF buona parte dei loro sforzi e del loro tempo.

Cercavo informazioni sull’associazione, che era appena nata, ma conoscevo poco i suoi rappresentanti e lasciai cadere il mio interesse. Nell’autunno dello scorso anno, in una riunione a Milano, Giancarlo Livraghi, un amico che i lettori di Apogeo Online conoscono, (https://www.apogeonline.com/autori/livraghi.html) mi parlò della necessità del rilancio di Alcei, dei suoi sforzi in questa direzione, dell’attività del suo nuovo presidente Andrea Monti (http://www.spaghettihacker.it). Quel pomeriggio Livraghi sfondò una porta aperta.
Era da un po’ di tempo che stavo pensando che era venuto il tempo di impegnarsi per fare qualcosa di diverso, per far comprendere che cosa sia la Rete, per dare nuova importanza allo stare in Rete e a comunicare attraverso questa.

Mi sono allora iscritto ad Alcei pagando la quota con un bonifico bancario: è stato relativamente semplice e 50 mila lire sono decisamente una cifra ragionevole. Ora sto cercando di aiutare Alcei a crescere. Lo ammetto, lo faccio in maniera discontinua, ma gli impegni di lavoro a volte mi assorbono molto.

Ma perché tutto questo impegno? Perché Alcei e non altre associazioni? Alcei è l’acronimo di Associazione per la Libertà nella Comunicazione Elettronica Interattiva. Statutariamente Alcei si configura come una libera associazione di cittadini che ha per scopo la difesa, lo sviluppo, l’affermazione dei diritti del cittadino elettronico: cioè di ognuno di noi nel momento in cui diviene utente di un sistema o di un servizio telematico come Internet.

In questo senso Alcei sostiene il diritto per ciascun cittadino di esprimere il proprio pensiero in completa libertà, come di avere piena tutela della privacy personale e si oppone ad ogni tentativo di limitare questi. L’attenzione dell’associazione si focalizza su tutti gli attori del mondo della telematica dal più piccolo sistema ai grandi centri di editoria elettronica fino agli appassionati gestori di BBS. Ma, soprattutto, Alcei difende chi usa Internet o chi usa la telematica per scopi professionali o coltiva attraverso la telematica una ricerca culturale, una curiosità, un divertimento personale. In questo senso l’associazione ha già condotto azioni per proteggere gli operatori e i gestori di nodi di comunicazione, opponendosi alla pretesa di considerarli oggettivamente responsabili per ogni informazione od opinione disponibile sul loro sistema.

Operativamente Alcei vuole essere un punto di documentazione di tutti i casi in cui la libertà e i diritti del cittadino utente telematico siano lesi o siano a rischio, per poi intervenire dove la libertà di espressione sia comunque compromessa, dove sia impedito limitato o discriminato il diritto di accesso ai servizi di base, lottando contro i condizionamenti giuridici o le azioni politiche, i controlli burocratici/amministrativi, i privilegi di carattere economico.

In questo campo l’associazione ha già compiuto vari interventi presso i mass media mantenendo contatti aperti con i mezzi di comunicazione tradizionali, ma usando massicciamente la comunicazione telematica, su scala nazionale e mondiale. Ma questo non basta, perché Alcei non intende essere solo un’associazione per la difesa dei consumatori ma un punto di produzione e sviluppo della nuova cultura della comunicazione interattiva, un momento di iniziativa per la crescita di consapevolezza per tutta la società italiana delle implicazioni produttive, sociali, civili proposte dalla frontiera elettronica della comunicazione.
Ecco perché, se un’associazione del genere non ci fosse già, occorrerebbe fondarla immediatamente.

L'autore

  • Vittorio Pasteris
    Vittorio Pasteris è un giornalista italiano. Esperto di media, comunicazione, tecnologia e scienza, è stato organizzatore dei primi Barcamp italiani e collabora con il Festival del giornalismo di Perugia.

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