È uscito il sondaggio del Wall Street Journal Europe sull’Internet nel Vecchio Continente: più della metà non è connessa alla rete.
Infatti, secondo lo studio realizzato per il giornale dalla GfK, il 47 % dell’Europa avrebbe accesso a Internet e il 38 % degli utenti europei avrebbe effettuato un acquisto online negli ultimi sei mesi.
Lo studio prende in considerazione il periodo marzo/aprile, su un panel di 12.560 consumatori scelti in 14 paesi e mostra la difficoltà dell’e-commerce a diffondersi.
In testa alla classifica dei paesi più connessi c’è la Svezia con un 71 %, mentre all’ultimo posto la Francia non può contare che sul 37 %.
I paesi dell’Europa centrale hanno, invece, solo il 19 % della popolazione connessa a Internet.
Una percentuale che scende all’8 % se si prende in considerazione la percentuale di internauti che hanno scelto di fare acquisti online.
In questo campo, il primo posto va ai tedeschi con il 60 %, seguiti dagli inglesi con il 58 %.
Gli Svedesi, malgrado siano i più connessi, rappresentano il 31 % delle operazioni effettuate sul Web.
All’Italia il primo posto nella classifica delle spese per i diversi articoli proposti sui siti specializzati (35 %), tallonati dagli inglesi con il 33 %.
La spesa è notevole, 500 euro, specie se paragonata a quella degli americani che è di soli 320 euro al mese.
In percentuale, però, gli acquisti online non sono che l’1 % del totale del commercio europeo, contro il 3 % negli Stati Uniti.
Grazie al fatto che sul Web non esistono orari nell’effettuare compere, ne hanno giovato soprattutto i libri e i CD, che rimangono gli articoli più acquistati.
Principale freno all’espandersi del commercio elettronico è la fiducia dei consumatori rispetto ai pagamenti “sicuri”.
I tedeschi mostrano una preferenza sui pagamenti a fattura, mentre italiani, svizzeri, spagnoli e svedesi preferiscono pagare in contanti.
In splendido isolamento gli inglesi che preferiscono pagare con carta di credito.