L’Italia può finalmente esultare per un primato di legalità. Secondo la Società Italiana Autori Editori (SIAE) i mercati mobile e Web italiani si sono distinti, a livello europeo, per gli introiti generati dal segmento musicale. Nel 2005 la Siae è riuscita a incamerare ben 10,5 milioni di euro. Un risultato notevole, se confrontato con i 4 milioni di euro della spagnola Sgae e 5,5 milioni di euro della tedesca Gema.
«Rispetto al 2004 nel quale erano stati incassati 2,6 milioni di euro siamo riusciti a fare un balzo in avanti del 313% e il bilancio complessivo 2005 si è chiuso con un +6,8% nella raccolta dei diritti d’autore, che hanno superato i 633 milioni di euro», ha confermato Giorgio Assumma, presidente della Siae. Sebbene gli acquisti legali online di contenuti audio non abbiano ancora raggiunto i livelli statunitensi o anglosassoni, nella telefonia è l’Italia il mercato di riferimento. Alcuni analisti sostengono, infatti, che sia la mancanza di pirateria a sostenere la crescita, e ovviamente la grande diffusione di terminali mobili di nuova generazione.