Nel 1482 Leonardo da Vinci lascia Firenze e si trasferisce a Milano: ha trent’anni, è un artista che si sta affermando ed è alla ricerca di nuovi stimoli professionali. Prepara uno scritto per proporsi a Ludovico Sforza, detto il Moro, duca di Milano, allo scopo di trovare lavoro presso la sua corte.
La lettera – forse il curriculum più antico del mondo – è opera di una persona che oggi non ha bisogno di presentazioni, ma allora sentiva l’esigenza di scrivere passaggi come questo:
Le cose che sono in grado di fare sono elencate, anche se brevemente, qui di seguito (ma sono capace di fare molto di più, a seconda delle esigenze): sono in grado di creare ponti, robusti ma maneggevoli, sia per attaccare i nemici che per sfuggirgli; e ponti da usare in battaglia, in grado di resistere al fuoco, facili da montare e smontare; e so come bruciare quelli dei nemici […]
Ecco che cosa la sua lettera-curriculum può insegnare a chi si appresta a entrare nel mondo del lavoro e vuole usare al meglio LinkedIn, il social network professionale per eccellenza.
Individuare e illustrare le competenze
Capire quali sono le competenze che ci distinguono e saperle spiegare a chi non ci conosce non è affatto semplice (chissà per Leonardo!), eppure è fondamentale per rendere unico il nostro profilo.
Parola d’ordine? Specificità! L’elenco di abilità ingegneristico-militari di Leonardo prosegue a lungo, ma ogni elemento da lui citato è estremamente specifico e viene esplicitamente legato a funzioni e aspetti pratici delle sue competenze.
Cerchiamo di non usare parole a effetto, ma che vogliono dire poco. Ogni anno LinkedIn pubblica l’elenco dei 10 termini più (ab)usati nei profili dei propri iscritti; nel 2016 la classifica era guidata dalla parola esperto.
Quando ci definiamo esperti di qualcosa, chiediamoci se il nostro curriculum e le nostre competenze lo dimostrino effettivamente. Alla fine della lettera a Ludovico, Leonardo si spinge addirittura a scrivere:
Se le cose che ho promesso di fare sembrano impossibili e irrealizzabili, sono disposto a fornirne una sperimentazione in qualunque luogo voglia Vostra Eccellenza.
(Potete non usare questi appellativi nelle vostre lettere di presentazione!)
Conoscere il contesto
Quali sono gli aspetti principali della posizione di lavoro a cui aspiriamo? Come trovare la strada giusta per entrare nell’azienda per cui vorremmo lavorare?
Leonardo si propone a un datore di lavoro raccontando delle sue capacità – innumerevoli, lo sappiamo – e sceglie di concentrarsi su quelle utili in ambito militare.
Sembrerebbe strano, per un artista cresciuto alla bottega di un altro artista rinomato come il Verrocchio, con già diverse opere all’attivo nella Firenze medicea. Ma il periodo storico era turbolento e Ludovico il Moro, tra l’altro coetaneo di Leonardo, aveva ereditato la reggenza di Milano dopo che il suo predecessore era stato assassinato. Inoltre, la schiera di artisti a corte – o che aspiravano a entrarvi – era presumibilmente lunga.
Informarsi sul contesto e sull’organizzazione in particolare può sembrare un consiglio banale, ma non lo è. Nelle ricerche per la scrittura di LinkedIn per aziende e professionisti, Francesca Parviero e io abbiamo parlato con diversi recruiter di multinazionali che ricercavano i migliori talenti al termine dell’università e un tratto comune emergeva: pur con curriculum di studi brillanti, molti neolaureati non sono adeguatamente informati sul contesto lavorativo. Spesso i colloqui rivelano una superficiale attrazione verso il brand della società, ma scarsa conoscenza delle implicazioni del proprio lavoro.
Oggi le aziende scelgono di essere su LinkedIn non solo per avere una presenza ma anche per attrarre i migliori talenti: l’uso dello strumento è diventato sempre più ricco e consapevole, sia in termini di branding che di risorse umane.
Chi è interessato a seguire i contenuti di un’azienda (oltre a monitorarne le offerte di lavoro) deve solo andare sulla pagina in questione e diventarne follower: gli aggiornamenti compariranno nella propria homepage.
Una delle migliori company page è quella di Luxottica, un case study che analizziamo nel capitolo 8 del libro: una strategia integrata globale, coinvolgimenti dei dipendenti, gamification, veicolo di comunicazione anche per la CSR (Corporate Social Responsibility). Qualche altro nome? L’Oréal, Procter&Gamble, Tesla, Dell, Hootsuite. E se volete sapere quali sono stati i brand più influenti su LinkedIn nel 2015, eccoli qui!
Costruire relazioni da subito
Non si legge nella lettera, ma pare che Leonardo non abbia iniziato subito a lavorare a corte e durante il primo periodo milanese abbia trovato impiego presso altri committenti, che poi lo avrebbero aiutato ad arrivare nel luogo desiderato.
Nel maggio 2015, LinkedIn ha pubblicato i risultati di una ricerca sui percorsi di migliaia di studenti usciti dalle migliori 50 business school americane, che hanno svolto uno stage nel 2013 e si sono laureati nell’anno successivo.
Gli stagisti che hanno inserito almeno venti colleghi nella propria rete in quell’anno avevano più del doppio delle possibilità di rientrare in azienda regolarmente assunti. Un vantaggio dovuto alla capacità di coltivare relazioni e magari anche trovare figure esperte che possono diventare punti di riferimento professionale.
Come fare per iniziare subito? Tra i vari servizi, LinkedIn offre un portale specifico con stage e offerte di lavoro per studenti e neolaureati.
Per quanto riguarda Leonardo, il resto – lo sappiamo – è storia. Una volta a corte, trovò il modo di farsi apprezzare anche come artista: il Cenacolo, la Vergine delle rocce e la Dama con l’ermellino sono alcune delle testimonianze artistiche di quasi vent’anni di permanenza a Milano.