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L’informazione? Meglio su Internet

08 Novembre 2001

L’informazione? Meglio su Internet

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Molti siti, soprattutto i grandi portali, dopo anni di servizi gratuiti per gli utenti devono rivedere le proprie strategie. Il crollo dell’economia e la conseguente caduta del mercato pubblicitario ha …

Molti siti, soprattutto i grandi portali, dopo anni di servizi gratuiti per gli utenti devono rivedere le proprie strategie. Il crollo dell’economia e la conseguente caduta del mercato pubblicitario ha fatto esaurire una delle principali fonti di approvvigionamento di soldi.

Molti sono i siti che hanno dovuto rendere a pagamento quello che prima offrivano gratuitamente, disorientando gli utenti consumatori che, però, reagiscono.

Una reazione che viene registrata dalla Taylor Nelson Sofres (TNS) in uno studio sul comportamento degli internauti francesi verso servizi di informazione a pagamento, prima gratuiti.

Bene, solo il 12 % di questi utenti è pronto a sottoscrivere un abbonamento a questi servizi. Lo stesso vale per il settore “professionale” dove solo il 42 % di questo settore è disponibile a fare il passo verso servizi Internet a pagamento.

Questo a scapito di quanto, poi, realmente Internet venga visto come strumento autorevole di informazione.
Una buona maggioranza, rappresentata dal 53 % delle persone interpellate considera la rete come fonte importante e di questi il 9 % come fonte per eccellenza.

Spiegano da TNS: “La posta per passare ai modelli a pagamento risiede sulla capacità dei siti a valorizzare i loro contenuti agli occhi degli internauti”.

Più di un terzo degli utenti (il 38 %) usa quotidianamente Internet come fonte di informazione e 3 internauti su 4 almeno una volta la settimana.
Inoltre, l’83 % dichiara di trovare facilmente sulla rete le informazioni che cercano.

Ma il dato più importante è che il 37 % pensa che Internet diventerà la sua principale fonte di informazione nel futuro.

Altro dato che fa riflettere: un terzo circa degli internauti (il 33 %) utilizza Internet più spesso che la stampa scritta per informarsi, anche se la televisione e la radio conservano la loro supremazia.

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