I ministri europei – secondo quanto riportato da un portavoce – non sono arrivati a mettersi d’accordo su un progetto di direttiva europea sul diritto d’autore nella società dell’informazione, causa le divisioni sul grado di protezione che conviene accordare agli artisti.
I ministri hanno chiesto ai loro rappresentanti permanenti a Bruxelles di continuare a lavorare su questo dossier per arrivare a un accordo entro la fine della presidenza portoghese dell’Unione Europea a fine giugno, con la convocazione di una riunione straordinaria il 15 giugno.
Obiettivo della direttiva è di estendere al legislazione esistente sul diritto d’autore alle nuove tecnologie della comunicazione, compreso Internet.
Si tratta di assicurare una protezione giuridica nel dominio del diritto di riproduzione, di comunicazione al pubblico e di distribuzione.
Attualmente, quasi tutti i CD, i film o i libri sono accessibili attraverso le nuove tecnologie digitali e possono essere ricopiati senza controllo e senza alcun diritto ne pagamento agli autori.
È per mettere fine a queste pratiche che questo progetto di direttiva, approvato all’inizio del 1999 dal Parlamento europeo, a visto la luce.
Ma molti stati membri tra i quali la Gran Bretagna e i paesi scandinavi cercano di ridurre al minimo il campo di applicazione della direttiva e di non accordare che un minimo compenso agli autori.
Altri come la Francia, la Spagna, il Belgio e l’Italia vogliono al contrario che la legge copra più campi possibili e non leda gli autori.