Questi apparecchi digitali, in particolare quelli dotati di una presa Universal Serial Bus (USB) che permette di collegarli facilmente ai computer, sono considerati con sempre più apprensione dai pubblici poteri e dalle imprese. La grande paura è che questi supporti vengano utilizzati per copiare informazioni da uno dei loro computer, trasformando così un gadget inoffensivo in arma temibile a disposizione di spie e ladri.
Se si collega direttamente un apparecchio USB a un computer, è possibile aggirare le parole d’ordine e accedere direttamente al sistema, questo il motivo di tanta paura. Con Windows XP, infatti, che riconosce automaticamente la maggior parte degli apparecchi USB, aziende ed esercito hanno iniziato a preoccuparsi seriamente.
In occasione di un sondaggio realizzato presso 200 grandi e medie imprese britanniche per Reflex Magnetics, una società di sicurezza informatica, l’82% ha affermato di considerare gli apparecchi USB come una minaccia per la loro sicurezza.
Nella maggior parte dei casi, infatti, un’impresa non ha alcun mezzo per sapere se un dipendente ruba dati grazie a un supporto portatile. Un lettore della capacità di due giga può facilmente conservare un database clienti ad esempio.