Le comprensibili finalità di comunicazione con i cittadini e di trasparenza nell’attività amministrativa possono trovare attuazione anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione via Internet, senza però violare le disposizioni vigenti in materia di tutela della privacy.
Il Garante per la tutela dei dati personali ha chiarito, in un recente parere, quali sono i limiti da osservare, in relazione all’uso delle nuove tecnologie per pubblicizzare i diversi momenti dell’attività istituzionale dei comuni. Limiti che hanno la funzione di proteggere la riservatezza dei singoli.
Le sedute pubbliche del consiglio comunale e, ovviamente, le conferenze stampa potranno essere trasmesse online, servendosi delle webcam, in modo da consentire ai cittadini di averne facilmente conoscenza.
È, però, necessario informare tutti i presenti della diffusione delle immagini, anche mediante affissione di avvisi, e predisporre idonee cautele per evitare l’indebita rivelazione di dati sensibili.
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Non sarà consentito, invece, utilizzare gli strumenti digitali di ripresa audiovisiva per le riunioni che – in base alla legge o ai regolamenti – non sono aperte al pubblico, quali le riunioni della giunta comunale o delle commissioni. La stessa regola vale per gli incontri del sindaco con i cittadini e per l’ordinaria attività degli uffici.
Quanto a quest’ultima, la riproduzione stabile di immagini può anche integrare una forma di controllo a distanza della qualità o della quantità del lavoro dei dipendenti comunali, vietato dallo Statuto dei lavoratori.