Security-assessment, società australiana specializzata in sicurezza informatica, ha confermato che in base a numerosi test la Sony Playstation 3 si sarebbe dimostrata un ottimo strumento di decrittazione. L’architettura Cell della console, composta da un processore scalare e 8 vettoriali, pare essere perfetta per questo genere di operazioni.
«E credeteci o no la crittografia è veramente semplice. Molte operazioni vengono elaborate infatti una alla volta», ha sottolineato Nick Breese esperto della Security-assessment.
Le performance della crittografia di solito si basano su una variabile: il tempo che vi vuole per rompere un codice. Breese ha assicurato di aver raggiunto una velocità di 10/15 milioni di cicli per secondo – di elaborazione – con una classica architettura Intel, mentre la piattaforma Sony ha consentito di raggiungere gli 1,4 miliardi di cicli per secondo.
«È solo che il cluster di processori Cell della Playstation 3 è molto buono per queste cose», ha concluso Breese.