Secondo le informazioni che circolano in questi giorni di preparazione all’attacco americano contro i covi dei terroristi, questi ultimi avrebbero avuto accesso a documentazione e immagini di obbiettivi sensibili per l’Occidente.
In tutto questo, però, poco centra l’abilità di spie infiltrate all’interno delle varie organizzazioni americane ed europee, visto che gran parte del materiale è reperibile su Internet, grazie alla disponibilità di immagini satellitari, videocamere che filmano le principali strade, viste aeree di grandi centri urbani e all’uso di altri aggeggi hi-tech.
Se da un lato queste informazioni aiutano il cittadino nella vita di tutti i giorni, dall’altro rappresentano una debolezza nel sistema di sicurezza americano.
Come riporta l’AFP, chiunque può acquistare su Internet viste satellitari ad alta risoluzione della maggior parte delle città americane, vendute da società private con la benedizione del dipartimento americano del Commercio.
Quest’ultimo ha delegato la gestione all’Agenzia nazionale oceanica e atmosferica (NOAA).
Dunque, giro di vite sulla commercializzazione di queste immagini? Macché!
È lo stesso Timothy Strycker, coordinatore della politica americana in materia di licenze commerciali per le immagini satellitari, che spiega all’agenzia stampa francese come il governo non abbia modificato la sua politica dopo gli attentati dell’11 settembre.
In effetti esiste una procedura per i casi di minaccia alla sicurezza nazionale, lo shutter control, ma non è stata attivata e, in ogni caso, non potrebbe che essere limitata ad alcune zone per un breve periodo.
Space Imaging, una società specializzata in immagini satellitari con la precisione di un metro riprese dal satellite Ikonos, non ha modificato la sua politica commerciale e un portavoce ha precisato che l’acquisto di fotografie può essere fatto “da chiunque non figuri sulla lista di paesi e organizzazioni terroristiche stilata dal governo americano”.
Che dire, poi, delle informazioni in tempo reale delle principali città americane disponibili sulla rete?
Il sito del dipartimento dei trasporti di New York, ad esempio, trasmette 24 ore su 24 lo stato del traffico nelle principali intersezioni, dell’entrata dei tunnel verso Manhattan, dei ponti e di altri punti nevralgici della metropoli.
Una tecnologia a portata di mano, quindi, che rappresenta un’arma a doppio taglio.
Un “dilemma americano” come l’ha definito Theresa Hitchens, esperta del Center for Defense Information che parla di una “dipendenza” verso tutti questi servizi hi-tech.
E aggiunge: “A meno di diventare un paese come Israele, con un attentato suicida ogni cinque minuti, se le persone non saranno pronte ad accettare restrizioni”.