La SARS, la polmonite atipica, oltre ad avere riflessi negativi sull’economia cinese e mondiale e sulla vita di tutti i giorni degli abitanti di Hong Kong e Shanghai, ha però risvegliato il commercio elettronico.
A Hong Kong, ad esempio, l’e-commerce ha avuto un notevole aumento dopo l’inizio dell’epidemia, complice la paura dei consumatori ad uscire e frequentare locali pieni di gente, come negozi e supermercati.
Adesso i consumatori dell’ex protettorato inglese, privilegiano Internet per compiere i loro acquisti a causa di una malattia che ha ucciso più di cento persone.
Arthur Chow, responsabile marketing di “Yahoo! Hong Kong” ha ammesso che la paura legata alla sindrome respiratoria acuta severa ha fatto salire le vendite online sul suo portale durante la seconda settimana di aprile, rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
“All’inizio la crescita non è stata così evidente – dice Chow – ma un’analisi fatta sul periodo dal 7 al 13 aprile ci ha permesso di constatare un aumento superiore al 100 %”.
Chow, però, non dà tutto il “merito” del boom all’epidemia che ha colpito più di 1500 persone nel solo territorio dell’ex colonia inglese.
“Prima della fiammata della malattia – dichiara Chow – c’era già una crescita in particolare in occasione del San Valentino, ma quest’ultimo boom è il risultato della SARS”.
L’aumento è stato segnalato anche da altri. Ad esempio, la catena di supermercati “Park n Shop”. Per loro le vendite online sono aumentate di parecchio dopo l’annuncio della crisi:
un aumento del 40 % sulle vendite online, segno che i consumatori privilegiano la consegna a domicilio di articoli per la casa, piuttosto che mischiarsi alla folla.
Tra i prodotti più richiesti, il riso, la pasta e i prodotti per disinfezione.
Le autorità sanitarie, infatti, hanno chiesto ai quasi 7 milioni di abitanti di Hong Kong di pulire i loro appartamenti con prodotti disinfettanti, per prevenire l’estensione dell’epidemia dovuta allo spargimento di bacilli nella tosse dei portatori della malattia.