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La Croce Rossa norvegese si finanzia con il gioco d’azzardo online

22 Gennaio 2002

La Croce Rossa norvegese si finanzia con il gioco d’azzardo online

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L’idea che hanno avuto dieci organizzazioni umanitarie norvegesi probabilmente troverebbe ostacoli nel nostro paese, abituato com’è ai gran gala formato “maratona” per raccogliere soldi.Ma si sa, il nord Europa è …

L’idea che hanno avuto dieci organizzazioni umanitarie norvegesi probabilmente troverebbe ostacoli nel nostro paese, abituato com’è ai gran gala formato “maratona” per raccogliere soldi.
Ma si sa, il nord Europa è figlio della Riforma luterana e bada più alla sostanza che alla forma.

Così, queste ONG (organizzazioni non governative) tra le quali la Croce Rossa, la Società di soccorso in mare e l’Associazione di lotta al cancro hanno lanciato la settimana scorsa su Internet un sito di gioco d’azzardo con l’obiettivo di riempire le loro casse, dividendo una parte dei guadagni.

Il nome che gli organizzatori hanno scelto non lascia adito a dubbi: Tivoli. Sulla home page è disegnato un luna park e basta cliccare sull’ingresso per entrare, non prima di aver letto le informazioni su come iscriversi e ottenere le password.

“Il 60 % dei guadagni netti, cioè di quanto rimane dedotte le vincite distribuite ai giocatori – spiega Knut Lindh, direttore dell’ente che gestisce il sito – andranno alle organizzazioni umanitarie, mentre il rimanente sarà diviso tra la copertura dei costi e la ridistribuzione agli azionisti”.

A parte il senso filantropico dell’operazione, il sito si presenta come un qualsiasi casinò online, dove i giocatori possono tentare la fortuna al Black Jack, alla roulette o al più semplice “gratta e vinci”, gli unici tre giochi per ora a disposizione degli avventori che possono sedersi al banco se possiedono un accesso Internet e una carta di credito.

Scorrendo le pagine (scritte in norvegese e, quindi, incomprensibili ai più) non può non venire in mente l’ultimo spot dell’Associazione italiana di lotta al cancro dove una Sofia Loren, versione “popolana” chiede le ultime 100 lire per la causa.
Siamo lontani anni luce.

Gli organizzatori della “bisca umanitaria” giurano che il sistema è nato per divertire e che le vincite saranno basse ma numerose. Insomma, hanno voluto creare qualcosa di “divertente e di eccitante”.

A maggiore sicurezza, ogni giocatore non potrà spendere più di 1.500 corone norvegesi la settimana. Le puntate sono state limitate a un massimo di 20 corone e il guadagno massimo consentito è di 700 corone.

Per non permettere ai minori di entrare viene dato a ogni giocatore un numero personale di identità e vagliate le informazioni contenute sulla carta di credito.
Inoltre, possono partecipare solo i residenti in Norvegia e connettersi solamente tra le ore 7.00 e le ore 19.00.
In puro spirito calvinista…

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