Dal 1 marzo del 2002, la Citroen sperimenta una sala di realtà virtuale per la realizzazione dei suoi autoveicoli: “È un modo”, spiegano i responsabili della casa automobilistica francese, “per ridurre i cicli di sviluppo dei prodotti e la crescita dei costi favorendo la creatività”.
Questa sala, sviluppata in collaborazione con l’Istituto Image di Chalon sur Saone: il laboratorio di realtà virtuale dell’ENSAM (Scuola superiore nazionale di arti e mestieri), è un ambiente di forma cubica dotato di videoproiettore, di un super calcolatore di immagini in tempo reale, di occhiali stereoscopici per gli utenti, di un sistema di resa sonora 3D e di un sistema di navigazione.
Tutto questo, permette di creare l’illusione di un’immersione completa in una realtà virtuale.
“Il sistema è stato battezzato MOVE ed è dotato di un’architettura riconfigurabile unico al mondo nel campo della progettazione di automobili”, dicono i suoi responsabili, “grazie ad esso c’è la possibilità di testare soluzioni multiple minimizzando il ricorso a prototipi fisici (modelli) e di validare rapidamente ipotesi di lavoro”.
Il sistema sorpassa i tradizionali strumenti di realtà virtuale (caschi) che tendono a isolare l’utente dai suoi colleghi di lavoro. MOVE porta la dimensione necessaria all’immersione in realtà virtuale a gruppi da 3 a 5 persone insieme, un vantaggio per progetti di automobili o per lavoro cooperativo in gruppi multidisciplinari.