Il paese asiatico diventa così la seconda nazione al mondo per invio di messaggi di Spam, prima di lei solo gli Stati Uniti. Lo Spam ha rappresentato, infatti, circa un terzo del totale della posta elettronica cinese nel 2003.
“È un grande spreco di risorse – ha spiegato Gong Shaohui, membro di un’associazione anti-spam -, inoltre, se gli Spammer prendono di mira la Cina, ci saranno meno server disponibili e sempre più macchine subissate di lavoro per smaltire tutti questi messaggi”.
La Cina è già il secondo paese al mondo, dietro gli Stati Uniti, per numero di utenti Internet. Utenti che trovano troppo spesso, nella loro casella e-mail, i soliti messaggi pubblicitari invasivi e non richiesti che tutti i navigatori conoscono fin troppo bene.
Il governo cinese ha affermato di avere già delle soluzioni per combattere lo Spam, alcuni messaggi hanno, infatti, un contenuto giudicato “sovversivo”: la pornografia e le incitazioni all’anti-comunismo ad esempio.
Intanto, gli esperti di Internet rimproverano a Pechino di essere troppo tollerante verso lo Spam in uscita verso gli altri paesi.