Alcuni utenti cinesi hanno spiegato che la chiusura di questi siti di blog, è stata voluta dal regime per censurare le pagine Web personali che pubblicano le opinioni di un medico che ha chiesto ai dirigenti politici del paese di riconsiderare lo statuto delle manifestazioni pro-democrazia di Piazza Tiananmen, risalenti al 1989.
Il sito BlogBus.com, sul quale più di 15.000 navigatori cinesi esprimevano le loro opinioni e scrivevano della loro vita, è così scomparso dalla Rete. Stessa sorte è toccata a Blogcn, il più importante sito di blog in Cina.
Alcuni diari online, pubblicati su questi siti, avrebbero proposto la lettera inviata dal medico Jiang Yanyong, reso famoso per avere dato l’allarme sull’epidemia della SARS in Cina l’anno scorso, all’ufficio politico del partito comunista cinese per chiedere di togliere la cortina di menzogne sul movimento di Tiananmen, ufficialmente considerato come “contro rivoluzionario”.
Qualsiasi accenno degli eventi di Piazza Tiananmen, e qualsiasi commento sulla situazione del Tibet, sono argomenti tabù, vietati ai mass media cinesi, anche a quelli su Internet.