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La Cina attacca la Corea del Sud, ma solo online

15 Luglio 2004

La Cina attacca la Corea del Sud, ma solo online

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Alcuni Cyberpirati risiedenti in Cina hanno attaccato dei server governativi di proprietà della Corea del Sud con due tipi di virus, scatenando un rafforzamento delle difese del paese in materia di sicurezza. Questo quanto annunciato dal National Intelligence Service (NIS) sud coreana.

I virus, Peep Trojan e Backdoor Revacc, hanno attaccato complessivamente 278 computer installati nella Corea del Sud.

“Da quando il National Intelligence Service si è accorto per la prima volta, in giugno, di questo attacco di pirateria informatica, abbiamo scoperto che la Cina era la porta d’ingresso, il luogo da cui venivano inviati i virus”, ha precisato l’Agenzia governativa in un comunicato, aggiungendo che “Il governo considera questo incidente come una minaccia contro la sicurezza nazionale, che tratterà per mezzo dei ministeri competenti e della polizia”.

Dieci istituzioni governative legate alla sicurezza nazionale sono state coinvolte da questi attacchi, fra cui l’Assemblea nazionale, l’Istituto di ricerca sull’energia atomica e l’Agenzia nazionale di polizia marittima.

I pirati hanno anche scoperto 122 parole d’ordine delle caselle di posta elettronica di proprietà dei responsabili del Parlamento.

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