I virus, Peep Trojan e Backdoor Revacc, hanno attaccato complessivamente 278 computer installati nella Corea del Sud.
“Da quando il National Intelligence Service si è accorto per la prima volta, in giugno, di questo attacco di pirateria informatica, abbiamo scoperto che la Cina era la porta d’ingresso, il luogo da cui venivano inviati i virus”, ha precisato l’Agenzia governativa in un comunicato, aggiungendo che “Il governo considera questo incidente come una minaccia contro la sicurezza nazionale, che tratterà per mezzo dei ministeri competenti e della polizia”.
Dieci istituzioni governative legate alla sicurezza nazionale sono state coinvolte da questi attacchi, fra cui l’Assemblea nazionale, l’Istituto di ricerca sull’energia atomica e l’Agenzia nazionale di polizia marittima.
I pirati hanno anche scoperto 122 parole d’ordine delle caselle di posta elettronica di proprietà dei responsabili del Parlamento.