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La casa in rete: istruzioni per l’uso

30 Aprile 2002

La casa in rete: istruzioni per l’uso

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Qualche semplice "dritta" per crearsi una piccola ma utile rete casalinga con cui condividere una connessione a Internet, delle stampanti, dei file

Ora che una connettività a banda un po’ più larga è una realtà abbastanza abbordabile per portafogli non eccessivamente ricchi – almeno nei centri metropolitani e nelle zone limitrofe – grazie alla buona diffusione delle connessioni ADSL e alla presenza quasi ubiquitaria dei collegamenti mediati da ISDN, a qualcuno che usa per mestiere la Rete da postazioni casalinghe, da piccoli uffici o che dispone in casa di più computer, sarà venuto lo sfizio di crearsi una piccola rete su cui condividere la connessione a Internet.

È un’impresa economicamente abbordabile, tecnicamente poco complessa e che potete realizzare con spesa modesta un po’ tutti. Una home network può servire a molte cose, per condividere una connessione internet, per avere un file server, per utilizzare più stampanti o per condividerne una.

Che cosa serve per creare la propria prestigiosa rete casalinga? Le esigenze hardware e software possono variare a seconda degli obiettivi; vediamo di ricostruire brevemente la “lista della spesa”. Partiamo dal pezzo di hardware che ci permetterà di collegarci all’esterno. Si tratta sostanzialmente di un modem in grado di accedere alla Rete attraverso ISDN o ADSL. Di modem ISDN ne esistono oramai a decine come quelli analogici e con prezzi molto modesti; possono essere collegati a una porta seriale o USB. I modem ADSL sono degli oggetti più complessi e meno diffusi e quindi più cari e possono essere connessi al computer anche attraverso una scheda Ethernet.

Se parliamo di Ethernet entriamo nel campo delle schede di rete che ovviamente servono per la mini network casalinga. Ovviamente, ne serve una per computer. Ethernet è sostanzialmente uno standard nelle due versioni a 10 e 100 Mbps. Si tratta di schede affidabili, veloci e mediamente non care. Trovate prodotti per tutte le tasche compatibili con il vecchio bus ISA o con il più moderno PCI o addirittura in versione USB. Se invece volete mettere in rete i portatili, dovete spendere qualcosa in più per comprarvi una scheda PCMCIA, ma gli ultimi modelli di laptop hanno quasi tutti una presa di rete di serie.

A questo punto occorre pensare alla connessione fisica per collegare tutti i computer della vostra mini rete. Per potercela fare dovete procurarvi un po’ di cavi modello Rj45, quelli con i due terminatori simili a quelli telefonici. Per collegare i PC fra di loro serve anche ovviamente un hub che è uno scatolotto alimentato a corrente che concentra e smista le connessioni. Oramai esistono dei piccoli hub con 4 o 5 porte che permettono di creare piccole reti con la spesa di poco più di 50 euro. Guardate le lucette dell’hub: se sono accese o lampeggiano avete realizzato correttamente la connessione fisica fra i diversi computer.

Passiamo ora alla connessione a Internet. Ormai tutti i grandi ISP nazionali offrono accesso gratuito sia per le connessioni digitali che per quelle ISDN. Ovviamente, se desiderate usare una connessione ISDN dovete avere dal vostro provider telefonico una linea ISDN compatibile. Se fate un uso massiccio della Rete vi conviene sottoscrivere uno dei diversi possibili contratti flat che vi permetterà di accedere per quanto tempo volete senza ulteriori costi, risparmiando anche dei soldini sulle telefonate urbane. Se poi volete una connettività certa e veloce, conviene utilizzare un pacchetto di servizi non gratuito, con canone mensile, in modo da garantire una prestazione sicura.

Per ADSL le carte sono un po’ più intricate. Esistono diverse tariffe pacchettizzate dagli ISP, abbastanza diverse per prestazioni e costi. Leggete attentamente tutte le specifiche dei servizi per scegliere quelle che vi sembrano più adatte alle vostre esigenze. In effetti, non è facile confrontare i diversi pacchetti, ma con calma ce la si può fare.

Dopo aver configurato correttamente le schede ed averli connessi, i vostri computer con sistemi operativi Microsoft dovrebbero iniziare a riconoscersi, parlarsi e a condividere le eventuali stampanti. Per far parlare la lingua di Internet dovete configurare i vostri PC per usare TCP/IP, che, però, viene installato di default nei sistemi operativi di Microsoft. Se la configurazione è stata fatta per bene non dovreste ancora essere in grado di far circolare correttamente i pacchetti TCP-IP. Allo stesso modo dovreste essere in grado di condividere le vostre stampanti ed eventuali hard-disk. Se volete potete anche crearvi un file server dedicato riciclando un vecchio computer che ormai ritenete un catorcio, ma che con Linux e Samba può diventare un ottimo strumento per immagazzinare i vostri file.

Un altro utilizzo “spettacolare e utile” di un vecchio Pc con Linux può essere finalizzato a crearsi in casa un router in grado di tradurre gli indirizzi IP da interno a esterno della rete. Esistono delle microdistribuzioni Linux su floppy che permettono di trasformare un vecchio 486 in un router (Linuxrouter o Coyotelinux. A questo punto la vostra rete interna riesce a comunicare correttamente. Occorre ora preoccuparsi della connessione all’esterno. Qui le cose si fanno più ostiche. I problemi da risolvere sono diversi: condividere la connessione, garantire la sicurezza della rete. Per il primo problema potete pensare di usare un proxy server che installato sul computer connesso in rete possa girare i pacchetti TCP-IP alle altre macchine. Il più famoso prodotto open source è Squid, disponibile per molte piattaforme Unix e Linux. In campo Windows i prodotti più apprezzati di tipo shareware sono Wingate, Winproxy e Proxy plus. Il problema sicurezza richiederebbe pagine e pagine per poter essere correttamente analizzato. È un tema che va preso veramente sul serio perché ogni giorno si allunga la lista egli utenti che hanno avuto qualche problema piccolo o grande di sicurezza.

Il primo problema, normalmente, è quello della protezione dallo scaricamento di virus informatici. Ormai tutti gli utenti non sprovveduti si sono dotati di un buon programma antivirus, ma soprattutto si ricordano di aggiornarlo. I prodotti software antivirus più diffusi sono il classico McAfee, o il diffuso Norton Antivirus o Pc-cillin. Per garantire la sicurezza da penetrazioni esterne occorre dotarsi di un firewall che controlli e gestisca gli accessi alla macchina che si collega al mondo esterno. Il miglior sistema consiste nel dotarsi di un firewall hardware e software ovvero di un computer con 2 schede di rete, di cui una sarà il front end per il mondo esterno, la seconda distribuirà i pacchetti internamente. Esistono comunque degli ottimi pacchetti anche gratuiti in grado di garantire la sicurezza su reti Windows come l’usatissimo Zoneallarm oppure Esafe Personal Firewall o Desktop Firewall. Prima di esporsi a rischi inutili conviene comunque rivolgersi per una verifica a un amico o consulente veramente esperto di security.

L'autore

  • Vittorio Pasteris
    Vittorio Pasteris è un giornalista italiano. Esperto di media, comunicazione, tecnologia e scienza, è stato organizzatore dei primi Barcamp italiani e collabora con il Festival del giornalismo di Perugia.

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