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Java entra nel mondo della trasmissione senza fili

22 Settembre 2000

Java entra nel mondo della trasmissione senza fili

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Sun ha pronte le specifiche tecniche necessarie per l’integrazione del linguaggio Java nel mondo del “senza fili”. Potrà sembrare un annuncio squisitamente tecnico, come se ne fanno tanti.Ma, invece, è …

Sun ha pronte le specifiche tecniche necessarie per l’integrazione del linguaggio Java nel mondo del “senza fili”.

Potrà sembrare un annuncio squisitamente tecnico, come se ne fanno tanti.
Ma, invece, è portatore di grandi promesse per l’avvenire della telefonia mobile e di tutti i supporti digitali senza fili.

Sun, l’azienda che ha sviluppato il linguaggio, ha annunciato l’arrivo di un insieme di specifiche per lo sviluppo di applicazioni Java su cellulari e sulla gran parte di computer palmari (Palm, Psion, ecc.).

Questi dati tecnici permetteranno ai fabbricanti di adattare i loro prodotti ai programmi compatibili con il linguaggio Java.

Create in collaborazione con più di 20 imprese del settore (tra le quali Motorola, Nokia, Sony, Siemens), queste nuove norme chiamate MIDP (Mobile Information Device Profile) daranno la possibilità ai cellulari e ai palmari di gestire nuove applicazioni, come la gestione dei titoli di borsa (con grafici dinamici, allarmi in diretta, ecc.) o di seguire in diretta l’andamento del tempo meteorologico o del traffico.

Per Anne Marie Larkin, vice presidente della divisione “programmi” del gruppo Motorola, “l’arrivo di specifiche MIDP per piattaforme Java 2 è un passo importante nell’evoluzione della tecnologia Java”. E continua: “Gli sviluppatori potranno scrivere applicazioni per le piattaforme digitali senza fili, dando la possibilità agli operatori di diffondere questi software sulle loro reti”.

Anche Nokia ha accolto con gioia la notizia.
Secondo Soren Jenry Petersen, vice presidente della divisione telefonia di Nokia, “Java è un ambiente che si integra perfettamente con la nostra visione della società dell’informazione senza fili. Gli utilizzatori potranno recuperare applicazioni attraverso la rete WAP e utilizzarle sul loro portatile”.

Adesso, dunque, la palla passa ai costruttori di hardware, che dovranno integrare nei loro futuri prodotti “senza fili” questo nuovo linguaggio.

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