Sarebbero sul punto di concretizzarsi i benefici sull’economia complessiva della Gran Bretagna come diretta conseguenza dalla penetrazione di Internet. Questo il quadro fornito da un recente studio diffuso dall’agenzia finanziaria del gruppo Schroders. Un trend che vedrebbe l’isola britannica seguire l’andamento già riscontrato in Nord-america, Scandinavia, Australia. Paesi in cui l’economia ha fatto grossi passi in avanti grazie all’elevata diffusione di Internet (33-40 per cento). Anche se al momento la penetrazione britannica si assesta intorno al 15 per cento della popolazione totale, è soprattutto l’ampia diffusione dei provider gratuiti a tirare la volata. Come prima conseguenza, gli esperti prevedono che i relativi benefici economici raggiungeranno prima la Gran Bretagna che nazioni quali Germania, Francia, Giappone.
In particolare gli economisti di Schroders prevedono che i consumatori trarranno ampio giovamento dal notevole incremento dei rivenditori virtuali. Entro i prossimi tre anni, i costi di articoli di uso casalingo, assicurazioni e altri servizi per la famiglia diminuiranno del 15 per cento rispetto al mercato corrente. Positive anche le dirette conseguenze della crescita online sul tasso d’interesse dovuto all’inflazione: dovrebbe diminuire dello 0,2 per cento all’anno.